Villa Saffi Forlì
Forlì vedi sulla mappa
Epoca
Moderna
Tipologia
Villa
Originariamente convento dei Gesuiti, lo stabile fu acquistato nel 1740 dal Conte Tommaso Saffi, bisnonno di Aurelio, come residenza estiva della famiglia. Vi soggiornò a lungo Aurelio Saffi (Forlì 13 ottobre 1819 - 10 aprile 1890), protagonista della vita cittadina e nazionale, dalla Repubblica Romana all'Unità d'Italia; allievo prediletto di Mazzini, patriota, scrittore e politico, si spense proprio in questa casa, dove risiedette a lungo.
Nel luglio del 1988 il complesso di "Villa Saffi" é stato acquisito in proprietà dal Comune di Forlì, dagli eredi Saffi. Gli interventi conservativi hanno ripristinato l'originale sapore ottocentesco di casa borghese romagnola, dedicando particolare attenzione allo studio personale di Aurelio Saffi e alle sale del piano terra, ripristinando gli arredi, i materiali cartacei e decorativi, non dimenticando che la villa fu anche sede di riunioni carbonare (in linguaggio cifrato era indicata come Vendita dell'Amaranto).
Nel 1891, in occasione del primo anniversario della morte di Aurelio Saffi, é stata collocata sul muro esterno della Villa, una lapide con la seguente scritta:
Qui dove / fra le memorie della prima età / AURELIO SAFFI / dopo lungo esilio / riparava nel santuario domestico / meditando lavorando amando / e d'onde / il 10 aprile MDCCCXC / trapassava ad altra vita / il patrio Municipio / Q.R.P. / il X aprile MDCCCXCI
Il complesso della Villa é reso ancor più affascinante dallo splendido parco, dominato nella parte antistante da un maestoso cedro del Libano e, nella parte posteriore, da un complesso di querce.
Villa Saffi |