Torrione di San Costanzo
San Costanzo vedi sulla mappa
Epoca
Medioevale
Torrione di San Costanzo:La posizione strategica del centro di San Costanzo, cresciuto lungo la strada di crinale che unisce Mondavio e Orciano a Mondolfo, ne segnò i caratteri dello sviluppo e i destini di centro fortificato.
Una prima campagna di lavori tesi al potenziamento delle strutture difensive risale alla prima metà del XV secolo, quando i Malatesti avviarono, a spese della città di Fano, un rinforzo del circuito murario e la costruzione dell'alta torre (1429) che successivamente sarebbe stata trasformata nell'odierno campanile (1859).
Dopo la sconfitta di Sigismondo Pandolfo al Cesano (1462), il centro passò ad Antonio Piccolomini, nipote di papa Pio II e quindi a Giovanni Della Rovere, che intervenne a più riprese sulle fortificazioni (1474-1501). Negli anni di dominio del signore di Senigallia vennero realizzati diversi interventi alle mura del centro, fra cui l'erezione di un torrione simile ai masti di Mondavio e Mondolfo, su cui poi si sarebbe innestato il possente volume dell'odierno Teatro Comunale.
Il recinto murario di San Costanzo presenta anche altri elementi monumentali di un certo interesse, tra cui la bella porta affiancata da due massicci torrioni cilindrici coronati da lunghi beccatelli e una torre angolare dalla particolare scala interna semicircolare. Non si può escludere che, nell'ambito della progettazione delle opere di fortificazione realizzate per Giovanni Della Rovere a San Costanzo siano stati coinvolti Francesco di Giorgio e Baccio Pontelli, all'epoca attivi in altri centri dello stato roveresco.