Torre Campanaria Castrocaro
Castrocaro Terme vedi sulla mappa
Epoca
Medioevale
La Torre Campanaria, cosidetta perché nel 1841 fu modificata per ospitare una grossa campana eseguita nella fonderia dei fratelli Balestra in Cesena del peso di oltre 13 quintali: 'e Campanon' fu subito soprannominata dai castrocaresi.
Il 21 giugno 1497 sulla Torre della Murata cadde un fulmine che incendiate le polveri per le artiglierie, fece saltare in aria tanto rovinosamente tutto il complesso che i rottami, ricadendo al suolo, uccisero ben 11 persone.
Il torrione, che aveva il compito di proteggere la Rocca e di sorvegliare tutta la parte bassa del paese da un improvviso attacco nemico, venne ben presto ricostruito, con un'altezza di m. 17,50. La presenza di una campana pubblica su questa Torre risale, probabilmente, al 1610, anno in cui il fonditore piemontese Battista Faletti risulta fondesse nell'area della Murata una campana che costò al Comune £. 385.
Modifiche alla parte superiore del torrione vennero apportate nel 1841, allo scopo di ospitare la grossa campana (soprannominata dai Castrocaresi 'e' Campanòn') del peso di q.li 13,50 fusa dai fratelli Balestra di Cesena.
Il Campanone, nel tempo divenne un simbolo per Castrocaro, tanto che a seguito di una deliberazione presa dal Consiglio comunale in data 31 maggio 1890 di abolire, per sempre, il 'suono del Campanone per i servizi religiosi ed altri estranei a quelli municipali e civili' poco mancò che, cinque anni dopo, scoppiasse una rivolta, scongiurata solo con l'annullamento, in data 7 marzo 1895, della precedente decisione.
Attualmente il 'Campanone', dopo la sostituzione del vecchio orologio costruito da Domenico Cavina di Modigliana con uno automatico fornito nel 1954 dalla ditta Roberto Trebino di Uscio (Genova), viene suonato elettricamente. In qualche circostanza, é ancora possibile sentire il festoso suono 'a distesa' della grossa campana azionata manualmente.