Rocca delle Caminate Predappio
Epoca
Medioevale
La Rocca é posta su di un crinale, a 300 m sul livello del mare tra i fiumi Rabbi e Bidente, in posizione strategica, dominante le intere vallate sottostanti. Di probabili origini romane fu, forse, la torre di avvistamento.
L'origine del castello risalirebbe invece al X o XI secolo. Visse qui nel 900 Guido delle Caminate e nel 997 la rocca fu residenza e castello dei Belmonte di Rimini che ne conservarono la proprietà fino al 1469.
Il castello fu distrutto almeno tre volte: nel 1212, nel 1236 dai faentini e nel 1469 da Pino Ordelaffi che lasciò indenne solo la torre centrale. Venne poi totalmente distrutto dal terremoto del 1870.
Quando la Federazione Provinciale Fascista di Forlì l'acquistò, le sue condizioni erano quelle di un rudere. Fu ricostruita integralmente, dal 1924 al 1927, secondo la teoria del falso storico, su disegno degli architetti L. Corsini e S. Baccarini.
Nel 1927 la Rocca fu donata a Benito Mussolini che ne fece la sua residenza estiva. Sulla sommità della torre fu collocato un grande faro di intensità di 8000 candele che spargeva fasci di luce tricolori, visibili in un raggio di 60 km, che segnalavano la presenza del Duce in Romagna.
Vi soggiornarono i membri della casa regnante, capi di stato, ambasciatori di varie nazioni. Nel 1943 la Rocca fu sede della prima riunione del Consiglio dei Ministri della Repubblica Sociale Italiana.
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