Castello di Gradara
Gradara vedi sulla mappa
Epoca
Medioevale
Castello di Gradara: La struttura odierna della rocca di Gradara é il frutto di una vasta campagna di restauri e ripristini, talora di pura invenzione, che furono compiuti nel corso degli anni '20 del Novecento allo scopo di ridefinire quella presunta "autenticità d'organismo" che il monumento aveva perduto nel corso del tempo.
Molte delle strutture monumentali oggi visibili portano infatti i segni di quella stagione progettuale, che rende di più difficile lettura l'evoluzione delle architetture anticamente realizzate.
Ben poco si sa delle più remote strutture fortificate che, fin dal medioevo, contrassegnavano il sito di Gradara. Un più consistente nucleo difensivo venne realizzato, presumibilmente a cavallo tra XIII e XIV secolo, per iniziativa dei Malatesti che anche più tardi, negli anni di Sigismondo Pandolfo, intervennero sul massiccio corpo di fabbrica quadrilatero della rocca riformandone il mastio, parte del cortile porticato e la struttura residenziale interna.
Una profonda trasformazione dell'edificio dovette essere compiuta poi nel corso dell'ultimo decennio del Quattrocento per impulso di Giovanni Sforza che rinnovò gli ambienti residenziali, realizzò l'arioso loggiato prospiciente due lati del cortile e commissionò cicli decorativi di gusto antiquario.
Nel corso dell'età moderna la rocca fu accresciuta di altre strutture, alcune delle quali poi rimosse nel corso dei restauri novecenteschi, dovute dapprima all'iniziativa dei Della Rovere e poi della Camera Apostolica. Il richiamo esercitato dalla tragedia di Paolo e Francesca che, secondo una leggendaria ricostruzione dei fatti, avrebbe dovuto svolgersi proprio fra queste mura, ha senz'altro influenzato l'allestimento novecentesco delle sale interne, ricostruite fino alla minuta scala d'arredo secondo gli stereotipi della casa-museo di inizio secolo.