Settecento osservazioni allo zoosafari. Rientrano nella procedura di valutazione ambientale. I dubbi di Ravenna Viva
Notizia pubblicata il 29 settembre 2008
Categoria notizia : Turismo
UNA MAREA di osservazioni al progetto di Parco faunistico alla Standiana. Sono almeno settecento le richieste di chiarimento e di approfondimento pervenute a Palazzo Merlato in merito all'iniziativa proposta dalla società Alfa 3000. In termini quantitativi é il volume di osservazioni che di solito incassa la prima versione di un nuovo Piano regolatore.
Possibile ci sia tanto interesse diffuso per l'intervento, contestato dal mondo ambientalista e sostenuto da vari componenti del sistema economico locale, alla Standiana? La verità é un'altra e si desume dalla prima analisi sommaria dei documenti prevenuti in Comune.
«Molte osservazioni - rilevano dall'ufficio urbanistica - sono sostanzialmente in fotocopia. E il loro contenuto é essenziale: si limitano ad esprimere un giudizio negativo sul parco faunistico». Si può così immaginare che agguerriti animalisti di tutt'Italia che da anni si battono contro la realizzazione dello zoosafari abbiano mobilitato i loro simpatizzanti per intasare gli uffici comunali di Ravenna e allungare le procedure di Valutazione ambientale strategica a cui il progetto deve essere sottoposto. La gramde quantità di osservazioni richiederà inizialmente una laboriosa istruttoria. Alle richieste fatte in 'copia e incolla' verrà però data una risposta unica. Quindi la procedura diventerà più snella.
DETTAGLIATE e puntuali, al contrario, le osservazioni trasmesse da partiti della sinistra e da associazioni e movimenti ambientalisti della nostra città . In questo filone si inseriscono i dossier trasmessi da Rifondazione comunista, dai Verdi regionali e comunali. Molto articolata, poi, l'analisi che viene fatta da Ravenna Viva, la 'sentinella' ambientalista impegnata in numerose campagne, da quella per la conservazione del Bosco dei gufi, alla tutela delle aree alberate in città e nel forese. Ravenna Viva ha presentato un documento articolato in venti osservazioni. Il progetto di Alfa 3000 viene in pratica passato al microscopio.
E, secondo Ravenna Viva, sono molte le cose che non vanno. «Nel progetto si dichiara la volontà di ricreare il paesaggio originario dell'area allo scopo di creare comfort ambientale e sicurezza per la fauna». L'associazione non é d'accordo. «L'area della Standiana - afferma - rappresenta una vera e propria oasi indispensabile per la sosta degli animali di passo anche con comuni come le gru, le oche lomardelle, il piviere dorato». Sull'area inoltre vige il vincolo paesistico, su cui non si é ancora concluso l'iter con la Soprintendenza.
IL TRAFFICO di visitatori diretti al parco faunistico rappresenta un altro dei problemi segnalati dagli ambientalisti. La società proponente assicura che non ci sarà un aumento della pressione sulla rete viaria e dell'inquinamento. Questo malgrado stimi 40mila presenze nel primo anno di apertura del parco, destinate a diventare 130-150mila. A servizio del parco ci sarà inoltre un parcheggio con 833 posti auto e 40 stalli per pullman. «A regime si potrà calcolare un flusso medio di cinquemila visitatori al giorno che, prevedibilmente, si concentreranno nelle prime ore della mattinata e nel tardo pomeriggio: le vie di comunicazione, già in palese collasso, subiranno un ulteriore peggioramento». Secondo Ravenna Viva anche il bilancio idrico della struttura non é del tutto chiaro.
SUL PIANO della sicurezza, l'associazione chiede si precisino meglio i meccanismi di evacuazione di visitatori e animali in caso di incendio e i dispositivi di profilassi veterinaria per scongiurare il diffondersi di malattie infettive o parassitarie. In altri passaggi si segnala il rischio che il servizio di recupero di animali sotto sequestro e di accoglienza per specie in via di estinzione da allevare, al di là degli obiettivi di partenza, possa in realtà finire con l'alimentare il commercio illegale di animali esotici.
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