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Zona T Bologna Traffico Consentito Ai Residenti

Notizia pubblicata il 23 dicembre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Zona T Cade un altro tabù transito consentito ai residenti L'appello do 200 famiglie: Fateci scaricare la spesa a casa nostra. Il Comune apre uno spiraglio

Quella "T" che era diventata l'iniziale della parola terrore per circa duecento nuclei familiari residenti nel cuore di Bologna, ovvero in via Ugo Bassi, via Rizzoli e via Indipendenza, oggi diventa d'incanto la prima lettera della parola "Trattiamo". Simonetta Saliera assessore al Traffico fa cadere un altro tabù (il primo, anche se è ancora terapeutico usare il condizionale, riguarda l'ormai famosa telecamera Rita di via Farini, breve tratto di preferenziale compresa) e apre uno spiraglio perchè i residenti all'interno della Città Proibita possano arrivare sotto casa con l'auto. L'assessore annuncia la novità in commissione consiliare: «Stiamo vagliando tutte le soluzioni possibili affinchè nessuno sia costretto a strani giochi dell’oca per le operazioni
di carico e scarico domestici». Saliera dice che non è altro che «comune buon senso» quello che porta a una soluzione di questo genere. «L'obiettivo - aggiunge - è condiviso da molte forze politiche» aggiunge. Inutile rivangare il passato e chiedere chi sia volato sulla luna a recuperare il senno perduto...».

CIO' CHE CONTA è il presente: la scelta di aprire un giusto spiraglio per il padre di tutti i divieti. Opportunità condivisa dall'intero arco di forze politiche espresse in Consiglio, o quasi. In particolare Pd, Pdl e IdV, la cui convergenza sulla questione è stata manifesta da tempo. I residenti potranno caricare passeggini, scaricare sporte ingombranti proprio sotto la loro abitazione, un esercizio semplice, un diritto che era stato loro privato in nome di cosa non si sa. «Abbiamo affrontato il tema in commissione - ha ribadito Saliera - riguarda un numero ristretto di cittadini, ma non per questo sono temi meno seri». Del resto i residenti del centro città non avanzano pretese. «Siamo in sintonia con un'ipotesi di pedonalizzazione di via Rizzoli - dice una diretta interessata - ma in questi anni ci siamo accorti che la chiusura in senso assoluto sia in vigore solo per noi che ci viviamo». Che nel Quadrilatero centrale la maggior parte dei bolognesi voglia una pedonalizzazione "vera" del salotto buono di Bologna già lo si sapeva. Ma in un paesaggio fitto di permessi permanenti e temporanei per le più disparate missioni faceva davvero specie che un residente non potesse scaricare un anziano parente sotto casa (magari in caso di neve come in questi giorni) o fosse costretto a esercizi "da palestra" per portare la spesa dall'auto alla propria abitazione. L'ultima parola, come sempre salomonica, è del presidente di commissione mobilità Paolo Natali: «Andiamo a vedere quali diritti è giusto riconoscere e anche quali, eventualmente, rimuovere».