Zombie, una notte da paura. In 300 raccolgono l’appello su Facebook e seminano il panico
Notizia pubblicata il 11 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
NON SI PUÒ dire che sia stato un bello spettacolo. Roba un po’ forte, da film horror di serie B.
E’ stata la notte dei morti viventi in città. Trecento zombie in marcia per via Santo Stefano, coi volti terrei rigati di sangue, gli arti mozzati, le pance sbudellate. Qualcuno, quando se li è trovati di fronte in mezzo alla strada, si è preoccupato e, per assicurarsi che non fossero offensivi, ha posto il problema ai centralini di carabinieri, polizia e vigili urbani. L’allarme è durato poco. Giusto il tempo di capire che i mostri stavano facendo una passeggiata notturna per andare a una festa a tema, convocata via Internet dal gruppo ‘Eventi di massa a Bologna’.
NEANCHE a dirlo, tutto è nato dal tam tam su facebook. A innescare il raduno di zombie è stato lo stesso network di buontemponi che ha già organizzato iniziative pubbliche come la battaglia dei cuscini in piazza Maggiore. Le forze dell’ordine sono intervenute in via Santo Stefano poco prima di mezzanotte quando gli zombie, radunatisi ai cancelli dei Giardini Margherita, hanno iniziato a trascinarsi in strada con tutte le loro mutilazioni e le movenze appesantite tipiche del genere. «In effetti c’è stato un momento in cui la massa si è fatta prendere dall’entusiasmo e, non riuscendo a contenersi sotto i portici, ha invaso la via», spiega Luca Gandolfi detto Gaddo, 26 anni, agente commerciale di Anzola e mente diabolica dell’iniziativa. «A quel punto qualcuno ha chiamato i carabinieri — spiega Luca —. Quando abbiamo spiegato loro di che cosa si trattava ci hanno detto ‘ok, niente di grave, ma vedete di farli stare sotto il portico’. Da lì in poi siamo stati accompagnati da una macchina dei vigili».
ZOMBEGGIANDO, i convitati hanno percorso via Indipendenza e, dopo un’ora di camminata, sono arrivati al Rumba Cafè di via Milazzo, dove li attendeva la festa dei morti viventi. «Mi ha stupito il trucco davvero professionale utilizzato per mascherarsi — racconta il titolare del locale, Giuseppe Grande, 35 anni, originario della provincia di Potenza —. C’era gente davvero sfigurata in maniera impressionante, sembrava di stare dentro un film. Qualcuno che ha visto dei gruppetti isolati di persone coperte di sangue ha pensato che fossero reduci da una rissa e ha chiamato la polizia. Sono arrivati molti partecipanti anche da fuori provincia. Devo dire che si sono comportati in maniera molto educata per essere dei mostri».
«UN PO’ PER PASSIONE, un po’ per arrotondare, fin da ragazzino mi sono dato da fare per organizzare feste — sottolinea Luca Gandolfi — . Dallo scorso ottobre ho creato questo gruppo su facebook. Ero stato attirato da un cosa vista negli Stati Uniti e chiamata ‘frozen’ (congelamento, ndr), in cui tante persone si bloccano contemporaneamente in un luogo pubblico al segnale convenuto. L’abbiamo fatto qui a Bologna ed è andato bene, così abbiamo pensato di provarne degli altri. Ora era il momento di creare qualcosa di più particolare e, cercando in Internet, ho scoperto che a Toronto era stata fatta la ‘zombie walk’». Che, tradotto, significa ‘passeggiata degli zombie’. L’appuntamento è stato lanciato e, nei giorni scorsi, si è scatenato il passaparola dei consigli su come vestirsi e truccarsi in maniera adeguata. L’evento è andato oltre le aspettative degli stessi organizzatori: «Ci saremmo aspettati 50-60 persone, invece alla fine eravamo quasi 300». Che paura.
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