VM Motori al Motor Show
Notizia pubblicata il 05 dicembre 2007
Categoria notizia : Musica
Due record nel corso del 2007 hanno messo in piena luce le doti dei potenti turbodiesel prodotti negli stabilimenti VM Motori di Cento. L'RA 428 DOHC, noto con la denominazione di "Panther", é stato infatti protagonista, assieme ad un agile e robusto Jeep Wrangler, di una impresa che ha portato il marchio Chrysler e quello della VM Motori sul tetto del mondo, o quasi.
Meno avventurosamente, un altro motore di casa VM ha portato un Voyager a stabilire un vero e proprio primato di longevità : oltre 500mila chilometri in cinque anni di strada, senza subire sostituzioni importanti. In dettaglio, il 13 marzo 2007 una spedizione tedesca del team Extrem Events, capitanata da Mattias Jeschke, vinceva la sfida all'Ojos del Salado, la seconda cima più alta del Sud America, dopo l`Aconcagua.
Mai un veicolo a quattro ruote era salito così in alto. Il vulcano si trova nel nord del Cile, nel deserto di Atacama e precisamente sul confine tra Cile ed Argentina ove svetta per altitudine ed imponenza. Il Wrangler é salito sino a quota 6.646,6 metri. Si tratta di un vero e proprio primato oltre che di un'impresa all'insegna della tecnologia. Impressionanti sono infatti le sollecitazioni meccaniche subite dal mezzo ed ancor più significative quelle subite dal motore, a cominciare dallo sbalzo termico che ha visto il propulsore adattarsi sia alle temperature desertiche che al clima gelido della cima.
Questa non é, tuttavia, la sola impresa compiuta nel 2007 dal binomio Chrysler-VM. Il Wrangler ha infatti superato più che brillantemente anche il " Rubicon Trail", un percorso accidentato tra California e Nevada, un tracciato estremo, c aratterizzato da repentini sbalzi termici e da un costante susseguirsi di scalate e di discese, scelto da Jeep per mettere alla prova i suoi nuovi modelli. L'RA428 "Panther" é stato sollecitato al limite utilizzando appieno la sua potenza di 130 kW a 3800 giri e la sua coppia che tocca 460 Nm@2600 giri. Il "Panther" interpreta il diesel con tecnologie avanzate: ha testata in lega leggera, doppio albero a camme in testa, 16 valvole, iniezione diretta common-rail ad alta pressione, iniettori piezoelettrici (che assicurano multi-iniezioni e aperture velocissime), sovralimentazione con turbo a geometria variabile e intercooler.
E' un motore a norma Euro 4, ma é già predisposto per l'Euro 5. Meno emozionante forse, ma ancor più incredibile, é invece un impresa compiuta lentamente, passo dopo passo, da un altro propulsore uscito dagli stabilimenti VM. In Inghilterra, dove per altro operano già da tempo i nuovi e brillanti Taxi (motorizzati VM per la LondonTaxi Inc.), un Voyager adibito a sua volta a trasporto passeggeri, ha prestato ininterrottamente servizio dal 2002 per cinque anni, sino ad accumulare oltre 500mila chilometri (precisamente 317.062 miglia, pari a 507.299 km). Il motore non ha mai subito sostituzioni importanti, solo manutenzione ordinaria, ed ha ancora quasi tutti i pezzi originali.
Le due imprese, oltre a riconoscere il merito della tecnologia italiana in tema motoristico, rilanciano il diesel in termini di prestazioni e di riduzione della CO2. Infatti, al momento attuale, quando il prezzo del gasolio ha raggiunto quello della benzina, il diesel VM continua a mantenere il vantaggio di emettere il 25% meno di anidride carbonica e riafferma la sua superiorità in fatto di robustezza e di durata. Queste prestazioni sono frutto del costante lavoro di ricerca e sviluppo compiuto dall'azienda che destina ogni anno il 7% del proprio fatturato all'implementazione tecnica e tecnologica .
Il recente ingresso di VM nel gruppo General Motors, primo costruttore mondiale nel settore automotive, per dimensioni e presenza, consentirà all'azienda centese di progredire ulteriormente nell'innovazione, nella qualità dei prodotti e nella consistenza degli investimenti. Il rapporto tra VM e GM prosegue oramai da dieci anni: dall'accordo di fornitura di motori destinati all'Opel Frontera.
Questa collaborazione é andata consolidandosi nel tempo attraverso un trasferimento di tecnologia con GM Daewoo Corea sino ad arrivare alla partnership che ha portato al nuovo propulsore V-6, 2,9 L, sviluppato proprio in collaborazione con GM.
(photo by superciliousness)