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In crescita il turismo culturale a Rimini, con un bilancio 2009 di 87mila200 presenze, superiore all'anno precedente

Notizia pubblicata il 07 gennaio 2010



Categoria notizia : Turismo


RIMINI - La Domus del chirurgo e il Museo della città raccolgono un bottino di 85mila700 visitatori. Già nel 2008 si era avuta un'impennata dei 30 per cento rispetto all'anno prima, grazie all'apertura della Domus, con 84mila210. Il trend posilivo del 2009 (+ 1,78) secondo quanto riferisce Palazzo Garampi, è oltretutto in controtendenza rispetto al panorama regionale e nazionale, che hanno registrato nei primi otto mesi dell'anno rispettivamente il 9,39% e il -2,99% di visitatori.

Un risultato cui hanno contribuito ancora una volta in modo rilevante (28 per cento) i giovani in visita scolastica o protagonisti delle diverse attività rivolte a loro e alle famiglie: più di 23mila700 (+29 per cento rispetto al 2008) sono i ragazzi che soltanto al Museo della Città e alla Domus hanno partecipato a lezioni frontali, visite guidate, laboratori, atelier, giochi, narrazioni animate; sia a fianco dei loro insegnanti sia nell'ambito di iniziative extrascolastiche quali il Festival del Mondo Antico e il Ambiente festival capaci di attirare migliaia di piccoli visitatori.
Giovani e giovanissimi che, sempre secondo la nota del Comune, appartengono al tessuto locale, ma sempre di più anche all'ambito regionale e nazionale grazie al fenomeno del turismo scolastico, che nei mesi primaverili e autunnali fa registrare una media di 3.500 studenti. Un riconoscimento per l'attenzione che i Musei riminesi hanno da sempre dedicato a questa fascia di utenti, coltivando qualità e varietà dell'offerta, personalizzata per ogni ordine di scuola ad iniziare da quella dell'infanzia, solidità dei contenuti e capacità divulgativa degli educatori.
Per l'amministrazione è evidente anche la crescita del turismo culturale: da un lato la mostra Da Rembrandt a Gauguin a Picasso, dall'altro l'attivazione di itinerari guidati fra il Museo della Città e la Città stessa. Veicolo di promozione del patrimonio museale stata anche la partecipazione a gran- di mostre attraverso il prestito di opere: alcune tavole della Scuola riminese del Trecento sono state esposte in primavera a Roma presso il Complesso del Vittoriano all'interno della mostra Giotto e il Trecento; il San Giacomo del Cantarini alla Biblioteca malatestiana di Cesena nell'ambito di arte contesa nell'età di Napoleone, Pio VII e Canova; il dipinto di Carlo Carrà Paesaggio marittimo al Pala De André di Ravenna per Carlo Carrà, oltre il Futurismo e infine materiali del Museo degli Sguardi sono tuttora a Brescia nella mostra Inca. Origine e misteri delle civiltà dell'oro.
Oltre al rinnovo delle convenzioni con i parchi tematici della Riviera e con diversi operatori turistici, i Musei hanno attivato nuove strategie per la fruizione integrata di percorsi museali fra cui l'esperienza di comarketing "Viaggio nell'archeologia dell'Emilia Romagna" sotto l'egida del marchio Città d'arte, con la compartecipazione di province e comuni ma anche di consorzi, ed economia" che vede I luoghi storici della città adottati da diverse realtà di ristorazione. Un progetto che si collega all'apertura della "domus di Bacco", luogo di ristoro e di incontro all'interno del Museo della Città che, se da un lato volge lo sguardo alla tradizione romana attraverso riferimenti ambientali al termopolium, dall'altro valorizza l'esperienza della Strada dei Vini e dei Sapori richiamando le tappe della cultura enogastronomica lungo la via Emilia.
Da ricordare infine nell'ambito dell'attività istituzionale di conservazione e tutela del patrimonio, l'importante intervento attuato sulla veste di Sigismondo Pandolfo Malatesta, restituita alla visione del pubblico grazie al contributo del Rotary Club Rimini Riviera, e le impegnative campagne di restauro dei reperti destinati ad essere esposti nelle nuove sale della Sezione archeologica del Museo della Città, la cui apertura si annuncia come uno degli appuntamenti di maggior rilevanza del nuovo anno.