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21 dicembre 2009

Categoria notizia : Cultura

Palinsesti all'insegna della violenza verbale: oltre 38 ore di programmazione risultano a rischio offese. A sorpresa la maglia nera non va ai reality ma ai TG e ai talk-show di informazione politica

Pubblica o privata non fa differenza. Un posto in prima fila oppure un consiglio per gli acquisti vale, forse, di più nell'escalation del turpiloquio. Che si registra soprattutto nei telegiornali (da bollino rosso per il 71 per cento degli esperti), ma anche nei talk-show di approfondimento (dove i politici seduti in poltrona danno il loro peggio, almeno per il 67 degli intervistati).

TV, CATTIVA maestra, insomma.
Almeno secondo uno studio dettagliato e concreto dell'associazione "Comunicazione Perbene" che lancia l'allarme: i media sono portatori sani di violenza. Verbale o no, poco importa. E allora ecco la classifica stilata dall'associazione che dà i voti ai palinsesti ma soprattutto intercetta un fenomeno ormai dilagante. Fotografia che quantomeno fa riflettere, evidenziando alcune sorprese. I giudizi e l'analisi sono cristallini. Su 38 ore al giorno di programmazione (Rai, Mediaset e La7), la maggior parte dei programmi sono a rischio. Le urla e le liti in diretta sembrano ormai diventate la cifra stilistica della programmazione. Rissa
mediatica, voluta o non, anche qui, poco importa. Perché sempre vivisezionando lo studio si scopre che chi ci rappresenta
(politici, governatori e sottosegretari), salgono di diritto nel podio dei più accidiosi. Anzi, sempre secondo l'associazione "Comunicazione Perbene" sono propri i politici ad a far salire la febbre da "violenza". Dei veri e propri "ultrà", insomma.
E in un Paese in cui quasi ogni giorno si cerca di abbassare i toni, almeno nelle intenzioni, si scopre che succede esattamente il contrario. E allora ecco la campagna antiviolenza promossa dall'associazione. Un vero e proprio monito che riguarda in primo luogo i media. Che non offrono un bel quadro. Anche perché dalla ricerca si scopre che la pecora nera della televisione risulta, secondo gli esperti l'informazione.

I TELEGIORNALI sono infatti da bollino rosso per il 71% degli esperti mentre i programmi di informazione dove vengono invitati i politici sono quelli (67%) sulla carta più pericolosi. I talk-show in cui sono presenti i nostri rappresentati fanno registrare un comportamento scorretto ogni 3 minuti. Sul banco degli imputati oltre ai litigi, gli insulti e le urla c'è l'atteggiamento di sovrapporsi agli altri. Un comportamento lesivo ma soprattutto diseducativo per il pubblico dei più giovani.
Che, sempre secondo la ricerca, può portare ad un aumento dell'aggressività (46%), all'insorgere di stati d'ansia (39%), per arrivare a intolleranza e persino sociopatie.