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Tempo di brindisi, tempo bollicine...con il Vino di San Patrignano

Notizia pubblicata il 10 dicembre 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


Si avvicinano le feste e per brindare, pasteggiare e dare un senso a questi giorni, il vino più richiesto è certamente la "bollicina". Ce lo conferma Daniela Scrobogna, docente dell’Associazione Italiana Sommelier (AIS) e redattrice di Duemilavini Bibenda, alla quale abbiamo chiesto alcuni consigli pratici per la degustazione.

“Si parla tanto di questo tipo di prodotto -ci spiega- facendo, purtroppo, molta confusione fra vini importanti da tutto pasto, con quelli leggeri da aperitivo: l'uno non è meglio dell'altro, è solo diverso e per questo non vanno paragonati. Così come non va contrapposto lo Champagne allo Spumante Italiano, sono due stili di vino differenti e si adatteranno ai vari menu in modo diverso: il primo risultando sempre e comunque protagonista; il secondo rivelandosi un compagno di viaggio più adattabile”.

Varie, quindi, possono essere le tipologie sul mercato, ma ognuna con un proprio stile e significato, iniziando dal Prosecco, profumato e fragrante, sempre con gradazioni alcoliche molto contenute, adatto come aperitivo, per gli antipasti anche di mare, e con piatti delicati e di media struttura. “A seguire si possono indicare le grandi bollicine della Franciacorta e quelle della Doc Trento Spumante, che rappresentano la punta di diamante della spumantistica nazionale. Possiamo scegliere i prodotti base, cioè senza Millesimo, anche questi molto contenuti sul piano dell'alcolicità e struttura, per primi piatti di mare (risotto con frutti di mare), con verdure (orecchiette alle cime di rapa), paste ripiene con ricotta, tortelli, secondi di pesce al forno, e non ultimo il fritto misto di pesce e verdure”.

Salendo d'importanza arriviamo ai Millesimati e alle Riserve, di maggior pregio, capaci di reggere piatti anche molto più strutturati ed elaborati, quindi dall'antipasto al secondo se l'accostamento lo consente, ma certamente cibi saporiti, magari impreziositi da salse ed erbe aromatiche, crostacei (astice alla catalana), funghi porcini, pesci, carni bianche (coniglio), formaggi poco stagionati, escludendo soltanto complesse preparazioni di carni rosse speziate.

Ma su salumi misti, crostacei (mazzancolle e gamberi rossi), primi piatti con sughi, risotto alla crema di scampi, pasta al forno, cannelloni, crepes con prosciutto e formaggio, parmigiana, polipo alla Luciana, pesce azzurro, carni rosse, la soluzione sarà un grande Rosé. “Il consiglio da seguire – conclude Scrobogna - è quello che alla complessità del cibo deve corrispondere la ricchezza e complessità del vino, quindi scegliere la bollicina in funzione del cibo, servendola a temperatura corretta e nei bicchieri giusti”.

Naturalmente, per chi vorrà approfondire la conoscenza con le migliori bollicine "tricolori" l'appuntamento è con "I Vigneti in bottiglia", la sezione di Squisito! dedicata al meglio dell'enologia internazionale. Una sezione da sempre curata da Ais e Bibenda, partner storici della manifestazione organizzata dai ragazzi di San Patrignano.