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La Notte rosa brinda con i «Colli di Rimini». I vini nostrani questa volta battono il lambrusco

Notizia pubblicata il 04 aprile 2008



Categoria notizia : Musica


CHE C'AZZECCA il Lambrusco con la Notte rosa, l'evento doc della Riviera di Rimini? Niente, appunto, e infatti lo scorso anno furono non poche le polemiche e le critiche all'allora assessore provinciale al Turismo, Andrea Gnassi, per aver preso tra gli sponsor una cantina vinicola reggiana e aver fatto del Lambrusco il vino ufficiale della kermesse…

Quest'anno invece il vino della Notte rosa, presentato ieri nello stand che la Provincia ha voluto al Vinitaly di Verona (la più grande fiera al mondo del settore) sarà  quello delle maggiori aziende dei colli riminesi. Che per poter essere protagoniste all'evento, si sono decise a sborsare quattrini (poco meno di 10mila euro) e a garantire passaggi in tivù sulle reti nazionali, attraverso speciali e servizi dei tiggì.

Meglio tardo che mai, anche se ieri a Verona l'assessore alle Attività  produttive Mauro Morri, più che rimestare tra vecchie polemiche preferisce brindare al nuovo accordo. «Prima di tutto - attacca Morri - é un risultato importante per noi essere a Vinitaly, la maggior vetrina internazionale per i vini doc. E noi ci siamo, con gli ottimi prodotti delle 17 migliori aziende del Riminese che si fregiano del marchio 'Doc Colli di Rimini'». E sarà  proprio questo il marchio che comparirà , accanto a quello delle singole aziende, su tutto il materiale promozionale e sulle bottiglie speciali che saranno utilizzate lungo la Riviera per la Notte rosa.

«Accanto all'etichetta - aggiunge Morri - metteremo quella sera a ogni bottiglia un piccolo collarino rosa, per legare ancora di più i nostri vini all'evento del 5 luglio». Un'operazione in grande stile, per legare ancora di più tutti gli sponsor della Notte rosa al territorio, e per ricucire lo strappo con i produttori riminesi. Che, capita l'importanza dell'evento, hanno messo mano al portafoglio dato alla Provincia quel contributo e quell'impegno che erano venuti a mancare lo scorso anno. Così alla Notte rosa quest'anno, anzichè il Lambrusco, si potranno degustare dell'ottimo Sangiovese, e poi Rebola, Biancame, Sauvignon e tutti gli altri vitigni doc del Riminese.

UNA «BOTTA d'orgoglio», avrebbe detto il compianto Silvano Cardellini, per l'evento della Notte rosa che coinvolgerà  in questo modo tutti, ma proprio tutti gli operatori della Riviera. «Siamo felici che anche il mondo della produzione vinicola riminese abbia offerto il proprio contributo. Così mettiamo a sistema tutte le nostre eccellenze», sottolinea anche Marcella Bondoni, l'asssessore provinciale al Turismo. In alto i calici insomma, ma senza esagerare: «Il vino che produciamo é un modo sano di bere, lontano dagli eccessi dei superalcolici e dallo sballo». Anzi, «dev'essere chiaro - conclude la Bondoni - che la Notte rosa é proprio il contrario dello sballo. Una notte 'gentile', come i nostri vini...».
(foto di http://www.flickr.com/photos/global-jet)