
A Rimini pochi Vigili del Fuoco ma tanti rischi
Notizia pubblicata il 20 maggio 2010
Categoria notizia : Fatti Curiosi
L’onorevole Francesco Biava ha presentato un’interrogazione ai ministeri di Interni, Affari Esteri, Economia e Finanze per protestare contro la scarsità di personale e l’assenza d’indennità di missione all’estero per gli interventi sul Titano.
Il Comando provinciale dei vigili del fuoco di Rimini svolge anche interventi di soccorso nella Repubblica di San Marino.
Nonostante la zona tutelata sia estesa, l’organico è il più piccolo d’Italia e non verranno apportate modifiche visto che nelle nuove piante organiche in fase di predisposizione da parte del ministero dell’Interno, non è stato previsto alcun aumento per Rimini.
Inoltre il territorio della Repubblica di San Marino è tapezzato di aziende industriali che lavorano sostanze tossiche, con un alto rischio di incendio.
Biasi dichiara: “L’attività di prevenzione incendi nello Stato di San Marino, non è svolta dai vigili del fuoco di Rimini, ma, come sancito dalla convenzione, ci si limita ad un parere non vincolante sugli standard minimi di sicurezza. Il rischio per il personale in territorio sammarinese resta alto. Tanto che nell’agosto del 2000, una squadra fu colpita da una forte esplosione che provocò gravi ustioni”.
Inoltre il ministero dell’Economia non ha confermato la diaria di missione all’estero per il territorio di San Marino visto il breve tragitto. Ma l’indennità di missione all’estero, non dovrebbe dipendere dalle distanze ma dall’assenza di una squadra di vigili del fuoco sammarinese e dalla gravità dell’incidente.
L’interrogazione è stata proposta dal Sindacato autonomo Conapo di Rimini, che aveva già protestato davanti alla Prefettura.