La Taddei fa muro «Sono contraria condoni: tutti sapevano ma hanno preferito fare i furbi»
Notizia pubblicata il 04 gennaio 2008
Categoria notizia : Fatti Curiosi
SI DICHIARA «francamente sconcertata dalle polemiche sul vigile elettronico». Cita addirittura il recente invito del vescovo Lambiasi a che la politica si richiami «a coraggio, dialogo, servizio, bene comune».
Bacchetta (senza citarli per nome) i critici interni alla maggioranza («dichiarazioni incoerenti col programma di mandato») nonchè quelli di opposizione («che avevano invocato a gran voce la mancanza di controlli da parte dei vigili sui varchi al centro»).
E spiega perchè l'ordinanza sulle limitazioni d'accesso al centro non si tocca. Tantomeno si parli di cancellare le multe. Scende in campo - meglio, in strada - l'assessore alla Mobilità , Paola Taddei.
LASCIATE ogni speranza, voi ch'entrate: la Taddei non usa il fioretto, ma la spada. Guida uno schiacciasassi, se preferite: «Resto fermamente contraria - attacca - a qualsiasi ipotesi di sanatoria verso chi ha consapevolmente violato un'isola pedonale che é lì praticamente da sempre».
Nessuna pietà per i 'furbetti dei quartierini': «Sono contraria ai condoni che premiano solo chi che non ha rispettato le regole a discapito di chi si vede superato a destra con un sorriso dai furbi».
RIBADISCE la linea del collega assessore Roberto Biagini: tutti sapevano: «Le zone a traffico limitato Ztl a Rimini esistono da diversi anni (direi decenni), così come i divieti di transito in orari definiti e ben conosciuti da tutti i residenti».
Di più: «I cittadini riminesi hanno comunque ricevuto, prima dell'attivazione ufficiale del sistema avvenuta l'1 febbraio 2007, una capillare informazione riguardo i cambiamenti (il principale: il presidio rigoroso e permanente dei varchi) che sarebbero intervenuti con l'attivazione del vigile elettronico». Insomma, sostiene la Taddei, «l'informazione preventiva c'é stata».
E i varchi sono ben segnalati, aggiunge l'amministrazione comunale: «La segnaletica stradale insistente su ogni varco controllato é ben visibile sia da lontano che da vicino e a norma di quanto previsto dal codice della strada. Con o senza il vigile elettronico in funzione, la segnaletica va rispettata».
PARTE SECONDA: il rispetto delle regole. La politica oggi, secondo la Taddei, «deve dare un forte segnale di cambiamento nei fatti con coerenza, onestà intellettuale e una dose massiccia di coraggio nelll'affrontare le difficili sfide che attendono tutti».
L'assessore ricorda che «l'approccio ai problemi del traffico si é basato principalmente su una forte condivisione degli obiettivi attraverso il metodo della concertazione» con il Tavolo permanente della mobilità e «individuando gli obiettivi da cogliere».
Azione concordata: «Dopo la prima fase di attivazione, il confronto con tutte le categorie interessate, le segnalazioni dei singoli cittadini e delle circoscrizioni, con una delibera di giunta si sono modificati alcuni parametri per accogliere giuste esigenze legate principalmente ai residenti ed agli operatori. Solo a questo punto, con l'intento di non creare sperequazioni, si é deciso di far partire le contravvenzioni».
INFINE. «sindaco, giunta, e consiglio comunale, sulla base di indicazioni inequivocabili del programma di mandato, hanno individuato le priorità : cambiamento (anche culturale) nel modo di muoversi in città nel rispetto dell'ambiente; infrastrutture viarie; verifiche e controlli».
Insomma, il vigile elettronico non nasce dal niente. Né é sceso a valle con la fiumana.
Taddei specifica di prendere la parola «non per difendere il
collega Biagini (che ben si difende da solo), con il quale insieme agli altri assessori della giunta si é condiviso il complicato processo di attivazione del vigile elettronico», ma «per rimettere in fila i concetti secondo un ordine di coerenza».
Fine delle polemiche? Come no.
(photo by santacroce)