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Un video insegna a non 'bersi' la vita Prodotto per i giovani da 51 comuni: in prima fila quelli cesenati e romagnoli

Notizia pubblicata il 22 aprile 2008



Categoria notizia : Musica


CENTOCINQUANTA secondi secchi di immagini, scritte in sovrimpressione, sottofondo musicale a tema. Senza parole. E' il contenuto del video «Non beviamoci la vita» realizzato da 51 comuni italiani, in cui fanno la parte del leone quelli romagnoli (ci sono Forlì, Rimini Riccione) e del comprensorio cesenate (questi ultimi sono ben dieci: oltre a Cesena, anche Bagno di Romagna, Longiano, Cesenatico, Montiano, Sarsina, San Mauro Pascoli, Roncofreddo, Savignano e Verghereto).

L'iniziativa é stata presentata ieri nel salone del consiglio comunale (e in contemporanea in un'altra decina di comuni italiani) dall'assessore al traffico Marino Montesi, dal funzionario dell'Ufficio Mobilità  Gastone Baronio e da vari esponenti di Ausl, associazioni e scuole aderenti al progetto. In Italia oltre cinquemila persone muoiono ogni anno in incidenti stradali; più di 300mila riportano lesioni e 25mila rimangono disabili. Il tributo più elevato é pagato dai giovani: il 28% dei morti, infatti, ha un'età  tra i 18 e i 29 anni.

L'ebbrezza dei conducenti é una delle cause più serie, specie nelle notti del week end. «Ma nel Comune di Cesena - ha detto Montesi - grazie agli interventi delle due legislature dal '99 ad oggi, gli incidenti sono calati: abbiamo realizzato 1011 opere riconducibili alla sicurezza investendo in otto anni 72 milioni di euro; costruito 60 rotonde su un piano che ne prevede 80; 50 km di piste ciclabili su 87 preventivati.

Risultato: diminuzione del 40% degli incidenti e del 46% per i sinistri mortali. Ora si tratta di incidere più a fondo su comportamenti e stili di vita». Di qui la campagna. Il video, che da oggi sarà  visibile anche sui siti dei Comuni ed é stato realizzato a costi contenutissimi, verrà  distribuito a scuole e associazioni giovanili, messo in onda in locali notturni, ristoranti, luoghi ricreativi, tv locali.

DURANTE la conferenza é stato proiettato il video molto diretto: si parte dalle immagini su incidenti, drammi, morti, menomazioni; si passa alle regole per salvarsi la vita e si chiude con le gioie che si perde chi 'si beve la vita'. E' intervenuto fra gli altri un'insegnante del Serra che ha denunciato l'aggravarsi delle dipendenze da alcol sin dai tredici anni. 

(foto di http://www.flickr.com/photos/foncu)