Bellaria: Lungomare e 'isola': Igea chiede strada. ‘Calda’ serata tra quartiere e Comune

RIPRISTINARE la viabilità originaria della parallela ferrovia via Seneca, mantenere il «doppio senso unico» in via Ovidio, chiudendolo al traffico pesante, chiudere la «buca» di viale Ennio, mettere mano al lungomare.

E’ lungo l’elenco dei desiderata avanzati dal consiglio di Quartiere Igea Marina, guidato per la prima volta dal nuovo presidente. Pier Luigi Gasperini è succeduto a Rodolfo Bergami, dimessosi perché stanco di venir preso - parole sue - tra l’incudine della sordità del Palazzo e il martello della scarsa lungimiranza di molti residenti. Affollato (un’ottantina di partecipanti) l’incontro dell’altra sera all’hotel Boston, presenti il vicesindaco Fabio Scarpellini, l’assessore al Decentramento Gino Frisoni e quello ai Lavori pubblici, Alessandro Zavatta.

Si è votato sulle tre possibili soluzioni per via Ovidio, per evitare il rischio di un’impasse che avrebbe fatto perdere i finanziamenti quadriennali, 70mila euro l’anno. Bocciate le proposte di pedonalizzazione permanente e di senso unico «tradizionale», direzione Rimini - Bellaria. Ha vinto (a maggioranza, Gasperini compreso) la soluzione «mista», già sperimentata da inizio luglio su via Ovidio. Che sarà - dopo il ripristino della pavimentazione - off limits per il traffico pesante.

Tante le richieste di eliminare la famigerata «gimkana» all’inizio Nord di via Seneca. Ma gli amministratori hanno parlato di contenziosi con i residenti, che si oppongono. Chiesta a gran voce l’eliminazione di alcune piante lato mare di viale Ennio, l’isola pedonale di Igea con negozi e boutique, e il livellamento della mitica «buca», fonte anche di incidenti. Frisoni si è preso «10 giorni per verificare». Il Comune proponeva uno studio per varare in 5 anni una ristrutturazione totale. Il Quartiere: meglio poco ma subito. Tante le richieste di riqualificare il lungomare. Cosa non facile anche per intrecci di proprietà pubblico-privati. Rimandato il progetto di animazione natalizia a Igea. Si punta alle sole luminarie, ma serve sponsor (il Comune paga la luce).

foto by http://www.flickr.com/photos/pongaccia