Il sindaco chiede a Ferrari di seguire il progetto
Notizia pubblicata il 30 giugno 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
IL CONSIGLIO comunale ha dato l’ultimo e definitivo via libera al progetto dello zoo safari alla Standiana, contestato anche ieri sera da una trentina di appartenenti ad associazioni ambientaliste e animaliste.
Il sindaco, nel suo intervento conclusivo, ha però aperto un dialogo proprio con le associazioni ambientaliste. E ha comunicato che nominerà un controllore del progetto: l’ex portavoce dei Verdi, Marco Ferrari. «Si tratta — ha spiegato Matteucci — di una persona contraria allo zoo che gode di tutta la mia stima. Naturalmente ‘controllo’ significa concentrarsi sul ‘come’ e non più sul ‘se’ realizzare lo zoo».
Marco Ferrari al momento ha accettato l’incarico con riserva: la scioglierà solo dopo un’incontro che farà nei prossimi giorni, insieme al sindaco, con le associazioni ambientaliste.
«Dopo anni di discussione - ha commentato Fabrizio Matteucci — il consiglio comunale ha dato il via libera alla realizzazione dello zoo per quanto di propria competenza. Adesso l’impresa potrà realizzare l’intervento. Sarà il ministero dell’ambiente a valutare gli aspetti etici del benessere degli animali che saranno ospitati nella struttura. Alla fine degli anni Ottanta dai banchi del consiglio comunale fui convintamente favorevole alla nascita di Mirabilandia. Devo dire che non sono animato dalla stessa convinzione sullo zoo. Ma questa mia opinione non interferisce, e non può e non deve interferire, con un punto essenziale per un amministratore pubblico: lungo l’iter autorizzativo l’impresa ha acquisito dei diritti sostanziali di cui sarebbe da irresponsabili non tenere in conto. Rispetto molto le obiezioni del fronte contrario, il che non vuole dire condividerle».
Matteucci ha poi annunciato di voler elaborare, in accordo con il mondo della scuola, un programma educativo per il benessere degli animali rivolto agli studenti.
Una decisa ‘bocciatura’ allo zoo safari è arrivata da Giancarlo Frassineti, consigliere comunale di Lista per Ravenna.
«Dal punto di vista etico, ambientale ed educativo — spiega — Ravenna, città d’arte e di cultura, non merita la fama di una città che ospita un luogo di oppressione di animali, prevedendo una struttura destinata a fare business con animali in cattività. Sul piano pedagogico, formativo, psicologico, i luoghi in cui gli animali sono privati della libertà, sono diseducativi. E’ pienamente giustificato il forte dissenso delle associazioni ambientaliste ed animaliste. E’ doveroso chiedere rispetto per la sensibilità civile della nostra città».
foto by http://www.flickr.com/photos/tambako/