Venezia, la risposta indie alle boy band
Notizia pubblicata il 23 marzo 2008
Categoria notizia : Eventi
IL GRUPPO si chiama Venezia, ma sono tutti di Forlì: Giuseppe (chitarra), Mattia (batteria), Lorenzo (basso) e l'ultimo arrivato, Alessandro al piano. L'età di nessuno di loro arriva a 20 anni, suonano insieme da un paio e propongono un misto strumentale fatto di accelerate e frenate, ritmiche ossessive, distorsioni, dissonanze: sono stati definiti post rock, math rock, progressive, punk, tanto per alimentare la confusione.
L'autunno passato la formazione - ancora in trio - ha registrato un demo autoprodotto e l'ha spedito praticamente ovunque: giornali, siti internet, etichette discografiche italiane, europee e anche negli Usa; le recensioni sono state pressoché positive e la loro pagina Myspace veleggia già oltre i 35mila contatti. Abbiamo incontrato Giuseppe per capire meglio cosa sia successo. Â«àˆ successo - spiega il chitarrista - che abbiamo speso un sacco di soldi che non avevamo, però il riscontro é stato buono. Molte riviste hanno parlato bene di noi, qualcuno ci ha aiutato a smerciare il disco in altri ambienti, a passarlo a produttori e ad altre etichette. C'é stato un gran passaparola e ancora ci siamo dentro, tutto é in movimento».
Il gruppo scrive, attraverso Giuseppe i propri brani. Anche molto originali: «Lo spunto non é soltanto altra musica, proprio per questo molte persone si sono interessate a noi, perché si sente che non é solo musica quello che suoniamo. Dentro c'é una componente personale, attraente, particolare o ermetica, che é la nostra vita. Sono concetti, idee, esperienze, affetti, immagini, gusti, odori, tutte queste cose mescolate con la materia prima che é la musica». I primi risultati concreti di questo passaparola sono due date importanti: di spalla ai Battles a Bologna il 7 maggio ed al festival di musica indipendente Mi Ami, a Milano il 6 giugno.Â
(foto by http://www.flickr.com/photos/bartjanvanvugt)