Vendemmia San Patrignano. Vino con bollicine
Notizia pubblicata il 02 settembre 2009
Categoria notizia : Sagre Feste
Dieci ettari coltivati con il metodo "biodinamico". La Vendemmia a San Patrignano punteranno sulle bollicine. NON CHIAMATELO champagne, perché la denominazione è a esclusivo appannaggio dei francesi. Ma la novità che i vitigni di San Patrignano metteranno sul mercato dal prossimo anno è proprio quella: le prime "bollicine" prodotte con "metodo classico", ovvero particolari tipi di uve e processi e metodi di vinificazione.
Insomma, come sanno gli addetti ai lavori, è là che si va a parare. La raccolta del primo "metodo classico" made in SanPa è stata fatta. Raccolta iniziata a inizio agosto con la "bacca bianca", le uve bianche, gli chardonnay, poi i sauvignon, e passando alla "bacca nera", cioè i rossi, il merlot, il cabernet franc, il cabernet sauvignon e - infine - il nettare di Giove, il sangiovese. San Patrignano del Riminese, dall’alto della collina di Coriano (la "piccola Montalcino di Romagna") e dall’altro dei suoi 100 ettari di vitigni.
Quest’anno inoltre, per la prima volta, dieci ettari sono coltivati con metodo biodinamico. "Che non è ‘solo’ biologico — spiega Carlo Bozzo —, cioè escludente prodotti chimici, ma tiene conto di determinate disposizioni, delle maree, delle fasi lunari, della luna nuova... Insomma, si fa il vino come i nostri nonni". SanPa produce tra i 50 e i 70 quintali di vino per ettaro. Semplice il calcolo: 50.000-70.000 quintali l’anno. Tra i vini top ci sono l’Avi, un "Sangiovese in purezza" dedicato al fondatore Vincenzo Muccioli. Ogni anno un artista ne realizza l’etichetta, lo hanno fatto tra gli altri Manzù, De Maria, Schnabel. Poi il Montepirolo, ma anche l’Aulente, ottimo e apprezzatissimo vino dal prezzo contenuto.
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