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Code ai seggi; il Pd sfonda il tetto dei 18mila votanti

Notizia pubblicata il 15 ottobre 2007



Categoria notizia : Musica


Veltroni fa il pieno e vola oltre l'80%. Caronna si ferma al 70

RAGGIUGERE gli 8-10mila voti significava la sopravvivenza, 14mila un successo, toccare quota 18mila é come sfiorare con un dito la punta dell'Everest.

File ai seggi anche fuori tempo massimo. Allo scadere delle 20 sono ancora in tanti quelli chiusi nei seggi, armati di schede e matita.

Prevedibile la valanga di voti per Walter Veltroni, con picchi che raggiungono anche il 92 per cento: succede nel seggio di S. Ermete, a Santarcangelo.

Complessivamente, il sindaco di Roma stravince sia nel collegio Nord che a Sud.

Qui i voti per Veltroni, quando mancano all'appello alcuni seggi, sfiorano l'84%, contro il 9.7 della Bindi e il 6,6 di Letta.

Nel collegio Nord, Veltroni raggiunge l'80% delle preferenze, la Bindi il 14,4 e Letta il 6.2. Il che significherebbe, a Nord, elezione sicura per Elisa Marchioni, Mauro Vannoni, Emma Petitti e Luigi Bonadonna, per il capolista della Bindi Pietro Borghini, mentre il sesto posto é conteso.

Nel collegio Sud si danno per sicuri i primi 5 della lista Veltroni: Andrea Gnassi, Mabel Grossi, Giovanni Mazzoccoli, Barbara Bonfiglioli, Daniele Imola, e Samuele Filippini (Bindi). Il settimo posto é conteso.

Tantissime le schede bianche per la formazione dell'assemblea regionale. Disorientati dalla mancanza di riferimenti nazionali, molti elettori non hanno saputo scegliere tra Caronna, La Forgia e Costi.

Il primo si dovrebbe fermare al 70%, La Forgia scavalca il 20, la Costi sfiora il 10. "E' stata una festa della democrazia.

Siamo nati, ci siamo. E' la risposta forte di un popolo che chiede alla politica che faccia bene il suo mestiere, e le riforme".

E' il commento a caldo di Andrea Gnassi e Luigi Bonadonna. Per i segretari di Ds e Margherita "a Rimini é stato un successo straordinario.

C'é una società  sana, solida, che ha gli anticorpi giusti per chiedere alla politica forza e autorevolezza. Adesso ciascuno di noi ha il compito di non deludere queste energie. Il Pd é un campo più largo della somma dei partiti che lo hanno promosso.

Abbiamo dovuto rifornire di schede alcuni seggi a Cattolica, San Giovanni, Verucchio, Santarcangelo, Poggio Berni. A Rimini non bastavano le schede nel seggio del Centro storico, al quartiere 2, al 4, e al 6, nel seggio del 5° Peep e in quello di Tomba nuova".

Dalle urne, oltre ai dati parziali, emerge una parola chiave: cambiamento. Invocato, ricercato, inseguito dalle migliaia di riminesi che ieri hanno voluto partecipare al battesimo del Pd. Militanti svezzati nelle sezioni del Pci e tante facce nuove.

Come quel un gruppo di sedicenni, piombati in un seggio di Riccione in motorino, per provare il brivido di infilare la scheda nell'urna. Un partito che conta sull'anziana signora che, al Quartiere 6 di Rimini, ha chiesto di poter scavalcare la coda al seggio per poter arrivare in tempo alla messa delle 11.

Un partito che tiene insieme nonne e scout, come i due che si sono presentati in via Rimembranze col fazzolettone al collo.Foto By Luca Cicca