Passa la variante: hotel più alti e larghi
Notizia pubblicata il 26 gennaio 2008
Categoria notizia : Turismo
PASSA in consiglio comunale la 'variante alberghi' (con la minoranza astenuta). Passa a palazzo Garampi il documento che l'Associazione albergatori attendeva «da almeno cinque anni. Finalmente ce l'abbiamo fatta - esulta il presidente dell'Aia, Patrizia Rinaldis - e credo che questo strumento possa davvero permettere ai nostri hotel di migliorare e rinnovarsi».
VIA LIBERA DAL CONSIGLIO AL PIANO
TANTISSIME le novità introdotte nella variante, a partire dall'altezza. D'ora in poi il limite massimo infatti non sarà più di 20,5 metri ma di 25. Gli hotel, tutti gli hotel (anche quelli a monte della ferrovia), potranno alzarsi notevolmente. E questo in virtù del nuovo indice di utilizzazione, che passa da 1,7 a 2, e soprattutto al bonus per la realizzazione e l'ampliamento dei servizi, come centri benessere, palestre, sale convegni, piscine interne, hall, parcheggi.
Un bonus che prevede un ampliamento del 50% degli spazi comuni, rispetto a quelli attuali: in pratica se un albergo ha una superficie per gli spazi comuni pari a 100 metri, potrà aggiungerne altri 50. «Col nuovo indice e il bonus per i servizi - sottolinea Riccardo Moretti, l'architetto che ha seguito per l'Aia la 'variante alberghi' - ogni hotel in media potrà ampliare in questo modo le proprie superfici del 20 o 30%, aumentando i servizi e le camere.
Gli ampliamenti potranno essere fatti sia aggiungendo piani o sfruttando delle terrazze, sia al piano terra se ci saranno le condizioni e il rispetto delle distanze minime». Una novità importante, anche perchè a beneficiarne potranno essere tutti gli hotel, non solo quelli a mare della ferrovia. Non solo: con la variante anche quegli alberghi (e ce ne sono diversi sul lungomare) che superavano l'altezza di 20,5 metri, per vari abusi commessi in passato, potranno finalmente compie opere di ristrutturazione, mentre «fino a oggi non potevano far nulla».
DA una parte dunque la 'variante' concede parecchie opportunità , dall'altra toglie. Perchè il Comune, col piano approvato in consiglio l'altra sera, ha letteralmente 'blindato' gli alberghi, togliendo la possibilità di trasformare il 25% della superficie in residenziale. La variante prevede ora che negli hotel il residenziale non possa superare (a prescindere dalla superficie) i 120 metri quadrati. In pratica ci dev'essere spazio solo per l'abitazione del proprietario o del gestore.
E' stata mantenuta invece inalterata la quota di superficie (il 10% al massimo) da destinare ad attività commerciali. Inoltre, e qui nascono le perplessità del Consorzio dei piccoli alberghi, é vietata la realizzazione di rta, ovvero residenze di tipo turistico alberghiere. In questo modo, osservano dal Comune, si vuole garantire il mantenimento di quegli hotel (a 1 o 2 stelle) più a rischio per ragioni di mercato o di rendita.