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Per Di Angelo la soluzione è una variante bar, stile Milano Marittima

Notizia pubblicata il 20 ottobre 2010



Categoria notizia : Turismo


La Confcommercio continua ad invocare una sorta di ‘variante bar’ per riuscire a sistemare e regolarizzare le strutture precarie e fittizie che si trovano in tanti pubblici esercizi. Secondo il presidente di Confcommercio, Richard Di Angelo, il regolamento del Comune di Rimini che non prevede la necessità di un permesso edilizo per verante, tende e pergolati, può essere iterpretato in molti modi.

Questo eviterebbe spiacenti sorprese, come nel caso della gelateria di Rivabella, dove è stata riscontrata una tenda abusiva, priva dell’autorizzazione edilizia. Al riguardo la Confcommercio ha voluto specificare: “E’ un caso a sé, perché erano state già riscontrate delle irregolarità”.

Di Angelo ha dichiarato: “Non siamo per una sanatoria indiscriminata. Ma da un punto di vista turistico, è fondamentale per tanti pubblici esercizi poter sfruttare al meglio gli spazi esterni. Vediamo oggi in giro per Rimini tamponamenti posticci, fatti con le tende e con fatiscenti strutture in plastica”. Secondo il presidente, Rimini dovrebbe imitare Milano Marittima e Riccione dove è stata data la possibilità di realizzare delle strutture esterne di qualità utilizzando vetrate, legno o metallo, per rendere gli spazi esterni dei bar e dei ristoranti più consoni.

Sarebbero circa 200 o 300 gli esercizi che beneficierebbero della ‘sanatoria’ che si trovano in zone come Marina centro o nel centro storico. Se al posto di un bar aprirà un negozio però, la sanatoria sarà automaticamene annullata e il permesso per le strutture esterne cesserà.