Il brindisi di tutta una vallata. I cittadini si godono lo storico voto della e guardano già avanti
Notizia pubblicata il 08 maggio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
CON IL CUORE ci speravano nel voto favorevole alla Camera. Un po’ meno con la testa. I cittadini dell’alta Valmarecchia hanno seguito momento per momento la diretta del voto a Montecitorio sulla legge Pizzolante-Pini per il passaggio dei sette Comuni in Romagna.
Ma dopo anni di battaglie e a pochi passi dalla meta, le opinioni si sono divise. Da una parte troviamo i sostenitori convinti, come Antonio, 30enne, di Novafeltria: «Ero collegato con internet alla Camera, ho chiamato assiduamente gli amici che erano scesi a Roma per assistere in diretta. Era un atto dovuto. Sono soddisfatto». Come Mario (over 70) di Ca’ del Vento: «Siamo romagnoli da sempre. La Camera ha finalmente riconosciuto la nostra identità storica». «Ci siamo battuti per anni. Personalmente ho partecipato in questi mesi alle riunioni del Comitato — afferma Arnaldo (over 75) —. Il parlamento ha realizzato i nostri sogni. Andava rispettata la nostra volontà».
DALL’ALTRA parte c’è invece chi inizia ad avere dei dubbi. Come Morena (over 40): «Sono felice, ma mi chiedo anche se ci saranno dei problemi in futuro. Se ci porteranno via dei servizi. Come l’ospedale. O se sarà tutto come prima. Non lo so. I nostri amministratori dovranno dirci qualcosa nei prossimi mesi». Anche Bruno, 45enne, ribatte: «Siamo sicuri che i riminesi ci vogliono? Confido nella buona volontà di chi ci governerà in futuro. Ora possiamo solo sperare. Sperare che il Senato voti e concluda in fretta l’iter. Sperare che il passaggio avvenga in poco tempo. Sperare che ci vengano riconosciuti i nostri diritti fino in fondo».
PER I GIOVANI, il futuro è un’incognita. Riflettono Michela (23) e Damiano (27):«Logicamente siamo felici che i parlamentari abbiano votato a nostro favore. Sinceramente dopo tre anni, avevamo perso un po’ le speranze, ora siamo più sereni». «Ho votato sì nel 2006 e se tornassi indietro lo rifarei — spiega Daniele (26) di Novafeltria — ma è importante che dalle parole si passi ai fatti. A partire da una rivisitazione della viabilità. In fondo la strada che ci collega a Rimini, è tra le più importanti per tutto il mondo economico romagnolo». «Come ogni cosa, anche per questo passaggio ci saranno pro e contro — continua Matteo (25) di Talamello —. Speriamo che Rimini si rimbocchi le maniche per migliorare un entroterra che non ha mai avuto. Promuovendo e specializzando l’ospedale, valorizzando il fiume Marecchia e le strade. Per non parlare della promozione turistica. Attendiamo fiduciosi».
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