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La Valmarecchia potrebbe essere una Provenza sull'Adriatico. Una nuova Rimini per sognatori

Notizia pubblicata il 26 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


L'intelligente indagine effettuata dalla Confartigianato della provincia di Rimini é iniziata seguendo a1cuni temi di grande interesse. E' iniziata con Una Rimini per Sognare, e proseguita con la Vacanza Balneare e sviluppando l'argomento sulla Unificazione della Val Marecchia. Durante l'indagine sono state raccolte le opinioni di esponenti delle varie categorie economiche e quelle di semplici cittadini.

Per diffondere i risultati si é utilizzato un format televisivo tematico mandato in onda sulle televisioni della Romagna. Secondo me, il passaggio dell'Alta Val Marecchia nella provincia di Rimini, potrebbe essere prezioso se le località  della costa sapessero ricreare un'immagine e un'atmosfera di vacanza senza dover ricorrere ai week-end.

Per rinnovare l'offerta della Rimini vacanziera sarebbe necessario mettere in rete: la spiaggia rinnovata (con la nuova cartolina del lungomare libero dalle auto); i parchi divertimento e la vita notturna (rendendo strategico il parco tematico di Italia 'in Miniatura): gli impianti sportivi (con la scuola di vela e di nuoto) le attività  sportive che si possono praticare in spiaggia, un moderno Stadio, i campi da Golf, i percorsi ciclabili dell'entroterra: il modernismo infrastrutturale (fiera, darsena, pala congressi, cittadella della salute, il talasso terapico e il futuro auditorium); l'architettura contemporanea (il Grand Hotel, le colonie Murri, Novarese e Bolognese); la storia e l'ambiente [il Parco Fellini, il centro storico con i monumenti, i musei, i borghi medioevali, i parchi del Marecchia, del Marano, del Conca e il settore agricolo produttivo].
Poi, per diversificare ulteriormente l'offerta, bisognerebbe proporre escursioni alternative di breve e medio raggio nel territorio romagnolo arrivando fino a Bologna perche la località  si trova lungo l'asse delle città  d'arte Roma, Firenze, Venezia.
Bisognerebbe, inoltre, saper promuovere la visita nelle località  della costa da Cattolica a Ravenna attraverso la rotta del gusto. Offrire turismo significa vendere sogni e occupare il tempo libero, elementi che si possono trasformare facilmente in forti motivazioni, perciò bisognerà  riuscire a soddisfare i bisogni di coloro che amano and are in vacanza.
Le motivazioni fanno affrontare ore di viaggio e superare anche disagi pur di raggiungere una destinazione che rappresenti un sogno (vedi la Val d'Orcia toscana che non é semplice da raggiungere). In Romagna e nella provincia di Rimini esistono le condizioni per soddisfare i bisogni di vacanza che hanno molti sognatori, manca solamente una moderna organizzazione che sappia far funzionare un sistema a rete adatto per i Distretti Turistici Integrati.
Bisognerebbe saper individuare i punti strategici del sistema: le Città  Calamita, le Località  Locomotiva, i Centri Tematici di Servizio, le Aziende Prodotto, le Aziende Confezione, le Aziende Promotrici del Territorio e le Aziende Valore Aggiunto.
Ad ognuno il proprio ruolo per andare a formare una catena forte e vincente che possa fare la differenza. Per trasformare questa forza in un valore economico spendibile nel mercato internazionale, bisognerebbe che tutti sappiano comunicare e far parte di un sistema a rete con uno spirito di chi sa fare squadra. E' quindi necessario educare gli addetti agli uffici informazione, il personale della reception alberghiera e del servizio di ristorazione, le commesse dei negozi da shopping, i gestori delle tabaccherie, delle farmacie, delle edicole e naturalmente coloro che si occupano dei servizi in spiaggia.
Tutto ciò non potrà  nascere dall' improvvisazione o dal volontariato, servono professionisti preparati, addestrati e allenati per questa nuova prassi turistica e che sappiano lavorare in sinergia. Bisognerebbe riuscire a coinvolgere le Facoltà  della Romagna (Economia Commercio, Scienze Statistiche, Lettere e Filosofia, Beni Culturali, Architettura e Agraria). In un simile contesto l'unificazione della Val Marecchia diventerebbe geograficamente strategica e preziosa.
Se non si sarà  in grado di mettere in pratica questa sistema organizzativo si rischierebbe di illudere turisticamente e economicamente gli abitanti dei sette Comuni dell'Alta Val Marecchia. A Rimini esiste un piccolo gruppo che sta lavorando da anni in questa direzione. E' nata anche una scuola tosco-rornagnola di turismo enogastronomico-culturale che rappresenta un esempio in Italia. Perciò potremmo essere nelle condizioni di mettere in pratica tale sistema, basterebbe la volontà  politica. Non partiremmo certo dall'anno zero per cercare di trasformare la Val Marecchia in una Provenza dell'Adriatico.