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Valentino Rossi: Sogno una carriera a 4 ruote

Notizia pubblicata il 08 dicembre 2009



Categoria notizia : Sport


Lo spavento, l'illusione e la delusione. La prima giornata di Valentino Rossi al Motor Show passa dal testa-coda con “tocco” sulle protezioni all'eliminazione per soli 40 centesimi, passando per le tre vittorie, che lo avevano illuso di poter guadagnare il pass per le semifinali: «Il Memorial Bettega di quest'anno è di livello altissimo, visto che sono presenti 5 dei migliori 10 piloti al mondo. L'organizzazione ha fatto un ottimo lavoro, puntando molto sulle gare, visto che nei padiglioni l'offerta è stata ridotta.

Mi fa molto piacere vedere che il pubblico ha risposto positivamente, assiepando le tribune nonostante il freddo e la pioggia: correre con una cornice così dà tanta soddisfazione».
Un altro test molto positivo per il pluricampione del mondo della MotoGP, che conferma la sua abilità sullo sterrato e il suo appeal sugli appassionati, come dimostrano i “bagni di foll a” di Vallelunga e Monza: «Il rally è una passione che mi è stata trasmessa da Graziano, che fin da piccolo mi portava sul sedile del navigatore ed è cresciuta con il tempo, al punto che, quando d'inverno ho un po' di tempo libero, mi piace
investirlo per fare esperienza al volante di una quattro ruote.
Sono curioso di vedere come si comporterà Kimi, il passaggio non è affatto facile. Diciamo che le moto sono il mio vero lavoro, le macchina il mio divertimento». E non è detto che in futuro le parti si possano invertire: «La mia speranza è di riuscire a far carriera anche nel mondo delle automobili: nel rally conta tantissimo l'esperienza, perché oltre a non bastare essere veloci sull'asfalto, ci sono tante altre variabili che impari a conoscere e gestire solo macinando chilometri».
Anche a costo di commettere qualche errore, come quello nella prima manche della gara contro Gronholm, disputata con il navigatore nonostante fosse già una gara ufficiale: «Ho sbagliato, può succedere. Credo che Cesare Cremonini (in realtà con lui c'era anche Ballo Balestri, ndr) si sia divertito, anche perché era la prima volta che saliva su una macchina rally. Quando ci siamo girati (con Ballo) penso non si sia spaventato: alla guida è importante essere tranquilli ed avere una faccia tranquilla. E questo non mi manca, me lo dicono quasi tutti i miei amici». Intanto, però c'è da cominciare a pensare ad una stagione da
campione in carica, titolo per il quale è stato anche premiato in serata con il Casco d'Oro durante la cerimonia organizzata da Autosprint al Teatro delle Celebrazioni: «A febbraio cominceremo i test, ho una gran
voglia di rimettermi in pista”.
Quando poi le domande si fanno più di “prospettiva”, guardando a possibili contatti con Ducati o Ferrari per il 2011, anno in cui scade il contratto con la Yamaha, le risposte arrivano secche, ma anche troppo rapide per essere convinte: “Non so». E, soprattutto, il sorriso che le accompagna lascia intendere che qualcosa stia già bollendo, se non in pentola, quanto meno nella sua testa