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La guerra é mobile Valentini sfida Ikea. Il gruppo riminese si prepara allo sbarco svedese

Notizia pubblicata il 26 novembre 2007



Categoria notizia : Cultura


VOLENDO forzare la mano, per pepare il titolo, si potrebbe annunciare la guerra dei «mobilieri». Sì, ma che mobilieri: da una parte Ingvar Kamprad, che fondò l'Ikea nel 1943 a 17 anni e che oggi vanta un fatturato annuo superiore ai 17 miliardi di euro. Dall'altra parte un «fenomeno» tutto riminese: quello del gruppo Valentini che fa capo a Luigi, partito a 14 anni cone garzone di un falegname e ora a capo di un impero da 300 milioni di euro.

L'Ikea arriva: la Regione ha già  dato l'ok e il Comune sta per trasformare la destinazione di un'area da circa 30mila metri quadrati non distante al casello di Rimini nord da terziario a commerciale.
«Sarà  più grande di circa 5mila metri quadrati rispetto al centro di Ancona», spiega Valerio Di Bussolo, reasponsabile delle relazioni esterne del gruppo Ikea Italia. «Ma lo schema resterà  quello: due livelli, più il parcheggio, esterno o sotterraneo dobbiamo ancora valutare».

Perché avete scelto Rimini?
«Perché vi é un doppio bacino: da un lato i residenti, dall'altro il settore commerciale-alberghiero che da voi ha un formidabile sviluppo. La tipologia di molti dei nostri articoli é adatta sia per le camere di hotel, sia per negozi e boutique. La vivacità  del tessuto economico fa il resto».

Quanti posti lavoro?
«Circa 400, in buona parte a tempo indeterminato».
Partenza?
«Occorrono sette mesi per completare il punto vendita. Se tutto va bene, fra un anno apriamo».

Ma i baldi 'svedesi' dell'Ikea dovranno fare i conti con Luigi Valentini che quasi di fronte aprirà , più o meno negli stessi giorni, un «Mercatone Uno-Italia arredo» che se non é sovrapponibile come offerta merceologica, di sicuro rappresenterà  un significativo elemento di concorrenza.Una sfida, Valentini?
«No, macché, noi siamo troppo piccoli al loro confronto. Diciamo una sana concorrenza che alla fine fa bene al consumatore. Il nostro centro sarà  più piccolo, circa 7mila metri di superficie commerciale utile perché la logistica sarà  da un'altra parte».
In ogni caso il terreno é già  stato acquisito e il progetto é in uno stadio molto avanzato. Non sarà  una riedizione del Mercatone che si apre sulla Superstrada in quanto il marchio 'Italia arredo' connota una diversa proposta merceologica. Anche qui di punta a partire dopo l'estate. La corsa é appena iniziata.
(photo by pinkbelt)