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Valentina attrice a casa col laureato

Notizia pubblicata il 11 marzo 2009



Categoria notizia : Spettacoli


HA CALCATO i palcoscenici di tanti teatri italiani, compreso il «Quirino» di Roma.

Valentina Cenni, 26 anni, riccionese, acquario, da martedì fino domani al «Novelli» di Rimini, affianca Giuliana De Sio, ne «Il laureato», opera teatrale tratta dal romanzo «The graduate» di Charles Webb, nel 1967, diventato film cult grazie alla regia di Mike Nichols.

Un importante banco di prova, in attesa di approdare al cinema. Ha tanti progetti artistici, ma non parlatele di politica, non seguirà mai, giura, le orme dei nonni Biagio Cenni e Dante Tosi, entrambi sindaci di Riccione, e del padre Attilio, ex assessore alla Pubblica istruzione, nonché noto imprenditore.

Due nonni sindaci, che impressione ti fanno?
« Mi sento molto orgogliosa. Hanno fatto tanto per la nostra città. Come mio padre. Hanno costruito e progettato cose importanti, concrete».
E tu?
«Io solo quelle astratte, il mio è un mondo immateriale, legato alla fantasia, un gioco».
Hai mai pensato di darti anche tu alla politica?
«No. E’ un mondo dove c’è corruzione, bisogna lottare tantissimo e richiede tanto impegno, una dedizione totale. E’ una realtà che mi spaventa. Così mi rintano nel teatro, nel mondo delle illusioni».
Che ci dici di tuo padre?
«Lo ammiro. Sa godere delle cose della vita, ha realizzato tanti sogni. Ogni giorno cerca la felicità che mi ha insegnato a conoscere. E’ una cosa preziosa».
Anche tua madre, Maria Grazia Tosi, è un’ artista. Giornalista e albergatrice, una donna poliedrica...
«E’ completamente diversa da mio padre. Sul piano della creatività e delle emozioni mi ha insegnato tanto. E’ la cosa più importante».
Soddisfatta di lavorare con la De Sio?
«Certo. Giuliana è brava, simpatica e carina. Ha un grande spirito materno. E’ una donna molto forte. Mi trovo bene con lei e con il cast, del quale fa parte anche Giulio Forges Davanzati con il quale ho studiato per tre anni all’Accademia d’Arte Drammatica ‘Silvio D’Amico’ di Roma, dalla quale sono usciti prestigiosi nomi del teatro e del cinema italiano».
Hai mai pensato al cinema? «Mi piacerebbe, ma in quel settore c’è monopolio. Sui giovani attori si rischia poco. Ci devo provare, ma per ora mi impegno con il teatro».
Il tuo sogno?
«Essere felice».
E poi?
«Viaggiare senza meta con lo zaino sulle spalle. Ho già visitato diversi luoghi del Brasile, India, Africa e Tanzania. Posti sconosciuti nella natura incontaminata. Mi piacerebbe anche proporre i miei spettacoli di danza col fuoco che faccio da tempo».
Una vecchia passione?
«Ho fatto danza per diciotto anni, quando ho cominciato ne avevo appena tre. Diventata grande, sentivo che mi mancava qualcosa. Così dopo gli studi al Liceo ‘Volta’, sono entrata all’Accademia. Una fortuna».
Che gusti musicali hai?
«Mi piace molto la musica italiana: Lucio Battisti, Ornella Vanoni, Rino Gaetano, ma anche il jazz e altra musica di qualità».
E a tavola?
«Amo i sapori semplici: pane, pasta e dolci».
Con l’amore come va?
«E’ appena finita un’importante relazione. Ora sono libera. Ma nella mia vita c’è tantissimo amore».
Un’ultima battuta sulle tue sorelle. Che rapporto hai con loro?
«Mi aiutano a crescere e a essere generosa. Sono pure, carine, intelligenti e serie. Elisa vive a Berlino, Margherita si è appena laureata all’Isia, Giulia frequanta il Liceo Classico. Poi c’è Maria che ha un’altra mamma. E’ tanto carina!».

foto by http://www.flickr.com/photos/iguanajo/