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Rimini lancia la sfida Stop al caro vacanze. Gli operatori: ecco la nostra offerta turistica

Notizia pubblicata il 10 agosto 2008



Categoria notizia : Turismo


Il tempo della pensione Mariuccia ormai é definitivamente tramontato. Ma la riviera Adriatica di mollare lo scettro di capitale della vacanza familiare non ha alcuna intenzione. Costi quello che costi e in barba al «caro vacanze»:qui c'é l'offerta turistica per tutti i gusti e per tutte le tasche, dicono orgogliosi gli operatori turistici.

La capacità ricettiva della provincia di Rimini, ad esempio, non ha eguali: chi può mettere a disposizione di vacanzieri italiani e stranieri 2.350 hotel, oltre 70.000 camere, 700 bagnini (come sulla costa romagnola chiamano gli stabilimenti balneari). «E con un rapporto qualità / prezzo altamente competitivo» , assicura Eugenio Angelino. direttore di Promozione Alberghiera, la prima cooperativa di albergatori nata in Italia e ancor oggi la più imponente con i suoi 200 soci, Angelino elenca cifre e percentuali come fossero noccioline, poi prova a mettere ordine nei numeri e fa una sintesi.

« Dall'avvento dell'euro in poi, da quando cioé i costi sono raddoppiati - ammette il direttore di P.A. - il sistema alberghiero é rimasto sulla stessa lunghezza o quasi. L'aumento medio annuo é nell'ordine di 1-1,5 euro. Ma la vacanza non é solo albergo, c'é anche il contorno». E sono in tanti a levare una voce di dissenso contro l'extralberghiero impennatosi alle stelle. «In realtà - aggiunge Angelino - Rimini offre una serie di servizi all inclusive come nessun altra località ». Sarà per questo che la capitale delle vacanze balneari oggi abbraccia un nuovo turismo straniero come quello proveniente dalla Polonia o dalla Repubblica Ceca che qui trova ciò che cerca al giusto prezzo.

« Basta, é ora di finirla con questa storia», dice Giorgio Mussoni, bagnino da una vita. Ha fondato Oasi, il sindacato dei bagnini legati a Confartigianato: ne conta 1.000 in tutt'Italia, quasi 500 solo nel Riminese. Oggi é nero ma non perchè bruciato dal sole: la sua é un'abbronzatura rabbiosa. Ce l'ha con la Federturismo e le percentuali di aumento della vacanza che toccano il 4%. «Sono quattro anni che i prezzi restano invariati. - sbotta Mussoni dal suo bagno a Viserbella, Rimini Nord - Per gli increduli, a settembre mettiamo nero su bianco la denuncia prezzi della stagione successiva: vengano dunque a confrontare le quote». Eppure non tutti gli stabilimenti balneari della costa praticano lo stesso prezzo: un'annuale può variare da 450 a 630 euro nel giro di pochi chilometri.

« Ombrellone e due lettini in terza fila costano 80 euro la settimana e tutti i servizi sono gratuiti: cabina, docce », prosegue Mussoni. Per chi vuole, poi, la spiaggia riminese diventa parco giochi, discoteca e palestra all'aria aperta. L'animazione pressochè giornaliera (e gratuita) prevede ballo di gruppo, ginnastica in acqua, giochi per bambini e tornei sportivi per tutti. Gli 80 euro riminesi sono comunque inferiori ai 124 di Milano Marittima, ai 100 di Fano e ai 110 della riviera del Conero.

 La lista della spesa in vacanza della famiglia Rossi non si ferma però solo a hotel e stabilimento balneare. I figli insistono. I parchi tematici sono un'attrazione fatale. C'é l'imbarazzo della scelta: da Mirabilandia, alle porte di Ravenna; all' Italia in Miniatura con le bellezze italiche e d'Europa a dimensioni mignon, fino alle attrazioni e agli spettacoli di Fiabilandia e ai tuffi e alle evoluzioni acquatiche dell' Acquafan. La "piscina" riccionese é tra le location estive più famose d'Italia. L'ingresso costa 23 euro, il pomeridiano scende a 15, gruppi speciali (parrocchie, colonie e scuole) sborsano ancora meno: 14 euro, mentre i piccoli sotto i 6 anni hanno l'accesso gratuito. Dal 2007 i prezzi sono saliti di 1 euro. «un parco complesso, costasse meno non potrebbe offrire ciò che lo rende unico» assicura Pier Pierucci, responsabile marketing e creatività di Acquafan e Oltremare. «Il prezzo può sembrare alto, ma é in linea con gli standard, anzi addirittura sottostimato. E i costi di gestione sono alti, specie per Oltremare: la tecnologia complessa da mantenere, gli animali da curare, anche quando il parco é chiuso». Cambiano gli svaghi e di conseguenza i costi.

Una serata in discoteca (e ce ne sono tra le più note d'Italia) costa tra i 25 e i 30 euro d'ingresso. La seconda consumazione, oltre quella offerta nel prezzo, si aggira sui 10 euro, ai quali vanno aggiunti 1 o 2 euro per il guardaroba e 4/5 euro per il parcheggio.
I prezzi dell'ospitalità alberghiera non aumentano in media di oltre un euro l'anno

Foto by http://www.flickr.com/photos/amunivers/