
DOPO LA MOSTRA DI RAFFAELLO UN WEEK-END DA RECORD
Notizia pubblicata il 28 luglio 2009
Categoria notizia : Turismo
La «Straducale» fa il pieno: «In molti vengono soprattutto per la citt໫STRATURISMO» e «strapresenze» in questo fine settimana.
Ad evitare il deserto in centro storico di fine luglio, dopo la chiusura della mostra di Raffaello, ci ha pensato la Straducale 2009, con i suoi 2.360 ciclisti iscritti, molti con almeno un accompagnatore al seguito, decretando il tutto esaurito per alberghi, bed & breakfast, agriturismi, non solo ad Urbino, ma anche nei Comuni limitrofi. Da un resoconto degli organizzatori, tutto il comitato della Ciclo Ducale, ad Urbino hanno dormito circa 1.100 persone, in molti dal lunedì alla domenica sera inclusa, con 600 presenze nei collegi universitari, mentre tutti gli altri si sono spostati nelle strutture ricettive di Urbania, Fermignano, Borgo Massano, Coldelce, Urbania.
«Abbiamo portato ad Urbino almeno 4.500 persone da giovedì a domenica, è difficile trovare un evento che riempia la città in questo modo — spiega Gianfranco Fedrigucci, consigliere comunale e socio della Ciclo Ducale —: è questo, inoltre, un turismo di qualità perché i partecipanti vengono con le famiglie da tutta Italia e dall’estero grazie al Circuito Prestigio e sono in grado di spendere».
IL SALTO di qualità nell’attrattiva, la Straducale l’ha fatto proprio perché è entrata in questo circuito di 10 corse che i partecipanti voglio fare a tutti i costi: «Chi partecipa ad una delle gran fondo, le vuole fare tutte — continua Fedrigucci —. Se si sentono i gestori di bar, ristoranti e negozi di Urbino si possono sentire solo commenti positivi perché c’è stato l’assalto dappertutto. Non tutti i negozianti, però, hanno saputo capire la portata di questo evento: in pochi hanno tenuto aperto domenica e non hanno approfittato di una ricaduta economica che raramente capita ad Urbino». Già da qualche hanno, si è capito che la città, accanto al predominante elemento culturale, potrebbe mettere a frutto un turismo sportivo ricco di potenzialità: le famiglie, per competizioni di adulti e di bambini, hanno sempre aderito alle trasferte ad Urbino, dove si può collegare la gara sportiva in sé con la visita culturale.
«Il lato sportivo della Straducale, francamente, ci interessa ben poco — prosegue Alessandro Gualazzi presidente della Ciclo Ducale —: 200 ciclisti vengono esclusivamente per la gara, ma gli altri 2.200 vengono perché c’è la città di mezzo. Basta pensare che ci sono state 150 persone, per lo più donne, che hanno partecipato al trekking urbano, tanto da dover chiamare una guida in più. In questi giorni abbiamo portato un movimento enorme, tanto che non tutte le strutture erano preparate. E’ stato il lavoro di questi anni, di tutto il comitato organizzatore con Carlotti, Mancini, Beltutti, Bartolucci, Scotti, Loris Montanari e Luca Polidori che non sono nemmeno iscritti alla Ciclo Ducale, che ha reso possibile tutto questo. Non dimentico il supporto fondamentale del Comune che crede da anni in noi, anche con il nuovo assessore allo sport Tempesta e delle forze dell’ordine. Il massimo sono però i 400 volontari».
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