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Solidarietà, viaggio della speranza per padre Jacques
Notizia pubblicata il 11 luglio 2009
Categoria notizia : Fatti Curiosi
PER FORTUNA che ci sono i missionari (laici e religiosi) e gli operatori umanitari a ricordarci dell’Africa, il continente dove ancora si muore di fame, sete, malattie e guerre.
L’Africa rappresenta la cattiva coscienza del mondo avanzato, quel lato oscuro dei nostri pensieri che non riusciamo mai ad eliminare del tutto anche nei momenti di crisi economica come l’attuale dove però non calano le spese per le famiglie relative ai viaggi, al benessere e alle diete.
Padre Jacques Victor Bidjeck Fils, 42 anni, ora svolge le sue funzioni di aiuto parrocco a a S. Sofia ma, contemporaneamente, è uno degli animatori del progetto Khalil ‘Amici’ teso a gestire un centro di accoglienza per bambini orfani e bisognosi di famiglie numerose o di ragazze madri. Il centro si trova in Camerun, nell’Africa equatoriale, a Puma nella provincia di Littoral a circa 130 chilometri dalla capitale Yaoundé.
Padre Jacques è giovane e molto motivato, gioca a calcio ed è un grande tifoso del Milan ma da quando è arrivato a S. Sofia non si è mai dimenticato dei suoi amici meno fortunati in Camerun.
«Oggi nel centro ci sono stabilmente 20 ospiti e altri 10 che vengono assistiti frequentano le scuole superiori e l’università nelle maggiori città. Sono sempre presenti al centro un sacerdote camerunense, un seminarista che a turni di 12 mesi vengono a darci una mano e una badante. Il centro — continua padre Jacques — ha 10 anni di vita e, grazie alle offerte dei privati, di una associazione di Reggio Calabria e della parrocchia di S. Sofia, ha investito le risorse per costruire un pozzo, per comprare 5 ettari di terreno dove si coltivano palme da olio e banane e, in futuro, amplieremo i locali del centro stesso».
Nel frattempo proprio a S. Sofia si sta costituendo una associazione onlus per dare una mano al progetto Khalil e già da domenica tutte le offerte raccolte durante le messe nella chiesa di S. Lucia, in cui don Giacomo presta il proprio servizio pastorale gli verranno consegnate e in agosto si recherà in Camerun proprio per portare il ricavato della solidarietà che verrà utilizzato per riaccendere la speranza dei bambini camerunensi.
foto by http://www.flickr.com/photos/turkairo/