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Modena Teatro.Ulisse l'Ultimo Migrante.

Notizia pubblicata il 07 marzo 2009



Categoria notizia : Spettacoli


AGILE e pensoso insieme, il teatro di Cesar Brie finisce sempre per catturarti usando strumenti tanto semplici nell’apparenza quanto acuti nello scavo interiore. Lo dimostra benissimo in questi giorni alle Passioni di Modena la sua nuova Odissea (nella foto una scena), che è costata a lui e al suo gruppo tre anni complessivi di lavoro, e che ogni sera richiama pubblico oltre la capienza del teatro (repliche fino a domani).

Brie si era già cimentato una decina d’anni fa con Iliade, ma il mito di Ulisse implica estensioni simboliche ed esistenziali ben più vaste: viaggi, naufragi, perdite. Eppure la cifra del drammaturgo-regista argentino resta limpida anche nella complessità, nel raccontare mondi, corpi e coscienze al pubblico in modo immaginoso.
APPARENTEMENTE, il Teatro de Los Andes potrebbe ricordare altri gruppi che hanno fatto del sincretismo culturale e della fusione etnica la loro sostanza, legandosi nelle soluzioni ai grandi modelli come l’Odin. Ma Brie, che nella sua vita da esule-Odisseo del teatro quelle realtà le ha toccate, è riuscito ad assimilare e a raccogliere senza caricarsi. Una cosa lo salva dalla retorica e dalla maniera terzoteatrista: l’ironia, il gusto acceso del gioco intellettuale. Che in questa Odissea (dove lavorano dieci attori tra veterani e più giovani acquisti della fattoria-officina boliviana di Sucre) sono profusi a piene mani.

Ecco la figura di Ulisse sovrapporsi a quella di tutti i migranti di oggi, che vengono dal Sud dell’America e del mondo; e detta così sembrerebbe un’identificazione ormai quasi ovvia. Ma lo spettacolo va ben oltre, mescolando mito e presente, dei e peones, risata ed incubo sociale. Ne viene fuori la Bolivia di tutti noi, quella che nel quotidiano non riusciamo a vedere: Brie ci ricorda che non possiamo escluderla. Offrendo un modo drammaturgico immediato, vicino alla poesia popolare e all’epica degli ultimi, per trasformare in azione scenica che sia anche riscatto i grandi temi travasati dall’urgenza.

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