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Fredy Franzutti torna a Fano cavalcando l’Uccello di Fuoco. Domani in scena con Lindsey Kemp nel ruolo del mago Kascheij

Notizia pubblicata il 05 marzo 2009



Categoria notizia : Spettacoli


E’ UNO DEI PIU’ giovani e talentuosi coreografi internazionali. Fredy Franzutti e il suo Balletto del Sud saranno domani alle 21.15 al Teatro della Fortuna di Fano con «L’uccello di fuoco», nuovo appuntamento della sezione «Danza» di FanoTeatr’08’09,

stagione teatrale della Fondazione Teatro della Fortuna organizzata in collaborazione con Amat, che quest’anno segue un percorso costruito su due tracce parallele: la musica del grande Igor Stravinskij, alle cui note i migliori coreografi di sempre si ispirano per le loro creazioni, e la memorabile esperienza dei Ballets Russes di Diaghilev.

Che effetto le fa tornare a Fano dove è stato acclamato recentemente per una bellissima «Carmen»?
«Per me è un onore far parte del valido cartellone del Teatro della Fortuna che si avvale di una direzione artistica eccellente. La ‘Carmen’, una produzione della stagione Lirica Torelliana, ha avuto un grande successo».

Lei è pugliese, che rapporto ha con le Marche?
«La vostra regione è soprattutto melomane, c’è una grande tradizione di opere liriche. Ma il balletto sta acquistando una sua bella fetta di spettatori, grazie a produzioni accattivanti. Poi a Fano c’è una continua ricerca di lavori di alto livello».

E’ uno dei più giovani coreografi italiani, ne va fiero?
«Sono il secondo più giovane in Italia. Ho 37 anni, ma in Europa alla mia età se hai talento sei già direttore di un Teatro o ministro della Cultura. In Italia invece per raggiungere certe posizioni devi avere almeno 80anni. Comunque non faccio il coregografo per arricchirmi, altrimenti avrei scelto un altro lavoro».

Che rapporto ha con la critica italiana?
«Io ho un buon rapporto con i critici, alcuni mi ritengono un genio. Ma sono fortunato rispetto a tanti altri miei colleghi. All’estero sono considerato un ospite d’eccezione, ma sempre un ospite, mentre in Italia sono un “locale”, quindi sminuito».

Il Balletto del Sud fondato e diretto da lei, è uno dei corpi di danza più prestigiosi al mondo.
«E’ composto da ballerini di tutte le nazioni che io seleziono ogni anno. E’ il meglio che c’è adesso sul mercato. I ballerini sono eccezionali. Vi piaceranno sicuramente, le critiche semmai le farete alla coreografia».

Che tipo di coreografia vedremo domani al Teatro della Fortuna?
«”L’uccello di fuoco” è una favola antica che io ho reso contemporanea con arricchimenti fumettistici e di fantasy cinematografica. Dentro ci sarà un po’ di “Conan il Barbaro” e un poì di “Nosferatu”. La storia è trasportata in Siberia, ai confini con la Mongolia. Il cattivo che è in scena, il Mago Kascheij, sarà interpretato da un mito della danza internazionale: Lindsay Kemp che io farò entrare in scena vestito come un carro di carnevale cinese. Sarà uno spettacolo che si ispira all’arte contemporanea».

E’ vero che non ama particolarmente la tecnologia?
«Sì, mi ritengo un artigiano dell’arte coreografica. Sono una sorta di nostalgico, legato più alla tradizione che alla modernità. Amo molto lavorare con la pittura della scenografia e con i burattini».

Che rapporto ha con la danza?
«Per me la danza è il corpo che balla, che salta e che può anche cadere. Lo spettacolo dal vivo supera il cinema. L’arte dal vivo ha una sua superiorità rispetto alle altre forme di comunicazione».Info. 0721.800750.

foto by http://www.flickr.com/photos/39486997@N00