Tutto il clavicembalo di Bach per una notte a Castel Sismondo
Notizia pubblicata il 07 agosto 2007
Categoria notizia : Turismo
RIMINI - Se tra i tantissimi dovessimo pensare ad un compositore che, nell' arco dell' intera storia della musica, ha raggiunto la sfera del mito, entrando lui solo a far parte di quel pantheon che raccoglie da Socrate ad Einstein le migliori menti dell' umanità intera, questi è sicuramente Johann Sebastian Bach.
E non tanto per quell' aura esoterica che ne circonda la figura. Né per gli eccessi di una musicologia attratta dall' aneddotica, piuttosto che dalla verità storica, musicologia che ha eretto un monumento ad un Bach mai esistito. La ragione è più semplice: qualsiasi pagina abbia vergato il musicista di Eisenach suona sempre bene.
Ovvero, suona come se fosse stata scritta oggi, si adatta a tutte le soluzioni, sembra non soffrire neppure di quell' usura, che invece ha colpito (e duramente) molti dei capolavori scritti da altri maestri della musica. Questo spiega il perché dell' arte bachiana vi siano tracce evidenti ovunque, persino nelle canzoni dei Beatles, piuttosto che nei solchi delle registrazioni di tanti jazzisti. Tale contemporaneità spiega anche il successo delle rassegne che a Bach vengono dedicate con regolarità, rassegne che trovano sempre pubblico e possono contare su ottimi esecutori.
E' il caso anche di quella che la Sagra Malatestiana, a partire da questa sera, organizza a Rimini scandendola in cinque appuntamenti fino al prossimo 19 agosto. Una rassegna che ha un' ulteriore pregio: quello di accostare l' uno all' altro alcune (quasi tutte le principali) delle grandi opere didattiche del compositore tedesco.
Il percorso comincia con le Variazioni Goldberg BWV 988 e raggiunge le Suite per solo violoncello, concedendosi nell' ultimo appuntamento una piccola digressione. Nel mezzo: l' integrale del Clavicembalo ben temperato e dell' Offerta Musicale BWV 1079.
Tutte opere queste scritte da Bach nella sua fecondissima maturità, negli anni che vanno, cioè, dal 1720 (data della prima delle Suite per violoncello) fino al 1747, quando porta a termine l' Offerta Musicale. Anche l' ultimo degli appuntamenti, quello che dal tema vagamente si allontana, nel programma, tra opere di Weiss e Haendel, allinea una pagina bachiana di grande importanza: la Partita per liuto BWV 997 scritta in quei medesimi anni, per la precisione nel 1737.
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Un repertorio di questo tipo non poteva essere che affidato a musicisti di rodata esperienza. L' onore dell' inaugurazione tocca quest' oggi, per cornice Castel Sismondo, a Sergio Vartolo, che affronterà le Goldberg su un clavicembalo a due tastiere (come prevede la partitura). Il 12 agosto sarà di scena la pianista Angela Hewitt, che a Bach si dedica con fervore.
A lei il compito di dar vita all' integrale dei ventiquattro preludi e fughe, che costituiscono i due volumi del Clavicembalo ben temperato. Il giorno successivo la Cappella Augustana, con Matteo Messori al cembalo nel ruolo di concertatore, affronterà l' Offerta Musicale, mentre Sigiwald Kujiken (uno dei grandi protagonisti della scena barocca) eseguirà a Ferragosto con un violoncello da braccio le Suite dedicate al suo strumento. Infine, l' onore del sipario toccherà il 19 al duo costituito da Luca Pianca al liuto e Margret Koell all' arpa tripla.
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