Per gli hotel arriva la mensa centralizzata
Notizia pubblicata il 15 febbraio 2009
Categoria notizia : Turismo
OFFRIRE maggiori servizi ai turisti, riducendo i costi di gestione degli hotel con la ristorazione centralizzata. Va in questa direzione il progetto «Villaggio alberghi Michelangelo», presentato in Comune da tredici operatori turistici della zona sud di Riccione, per metà albergatori, riuniti in consorzio.
La struttura, compresa tra i viali Vespucci, Colombo e Michelangelo, si aprirà su quest’ultima via, attraverso una piazza sferica. Predisposto su tre livelli, interrato, pianterreno e primo piano, l’edificio ruota attorno a un salone da pranzo, capace di accogliere anche piccoli meeting.
Si conta di servire almeno 80mila pasti a stagione. Per il resto verranno inglobate alcune attività esistenti, come il ristorante Oberdan che a pianterreno verrà affiancato da sei negozi con parcheggio e una terrazza per gli apertivi.
L’opera, progettata dallo Studio Ams di architettura e ingegneria di Fabio Berni e Roberto Tonini, richiederà un investimento di almeno 4milioni di euro che gli operatori contano di ammortizzare in pochi anni. Ne è convinto Antonio Manduchi, presidente del Consorzio Michelangelo, nato una decina di anni fa. Come lui stesso racconta, il villaggio è un vecchio pallino, rincorso inutilmente da trent’anni.
«Ne parlai la prima volta con l’ex sindaco Terzo Pierani nel 1979 — premette —. Allora ero vicepresidente dell’Aia. Nel 1986 è stato presentato il primo bozzetto e di seguito tre progetti, ma invano. In Comune ci riferivano che c’era sempre qualche strumento urbanistico che ci impediva di procedere». Oggi, invece, esistono le condizioni per partire. Lo sperano gli operatori dell’Abissinia e di Fontanelle con questo intervento certi di abbattere i costi dei pranzi del 40 per cento.
Diamo un’occhiata al progetto da realizzare in convenzione col Comune, proprietario del terreno. Partiamo dall’interrato. Si estenderà su circa 800 metri quadri e ospiterà alcune decine di posti auto e i servizi.
Al piano superiore, oltre al ristorante (quello che il Comune ha annoverato tra i beni disponibili da vendere), esteso su 320 metri quadri, si prevedono sei negozi, una piccola reception e la piazza in parte coperta. Passiamo al primo piano. Qui sarà realizzato il salone per la ristorazione centralizzata. Occuperà 400 metri quadri e sarà capace di ospitare almeno 350 persone contemporaneamente. Accanto, su 180 metri quadri, verranno predisposte le cucine.
Si potrà pranzare dalle 12 alle 14, secondo le esigenze dei turisti che non amano più gli orari rigidi. Si parte con l’obiettivo di realizzare 18.000 pasti per stagione, ma la speranza è di andare ben oltre questo numero. La cordata, infatti, resta aperta ad altri partner, anche terme con il loro palas, e altri alberghi.
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