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Turismo Stranieri Riviera

Notizia pubblicata il 14 agosto 2007



Categoria notizia : Turismo


Sulla Riviera  splende il sole  degli italiani. Stranieri al 20% . Presenze record e grande fedeltà.

L'UNICA VARIABILE di fortuna è rappresentata dal meteo. Il resto, ovvero l'enorme successo che sta riscuotendo in quest'estate 2007 la  Riviera romagnola, è frutto di una politica di promozione mediatica accurata che ha evidentemente colto nel segno se i primi conteggi e proiezioni danno, tra maggio e settembre, presenze superiori ai 40 milioni, con un tasso di fedeltà, degli italiani in particolare (il rapporto è di nove a uno), che sfiora numeri da record: solo tre nuovi ingressi a fronte di sette habitués.

Andrea Babbi, l'amministratore delegato di Apt, non nasconde la sua soddisfazione anche se è lungi da lui l'idea di dormire sugli allori perché appena passato Ferragosto ha già in programma riunioni con gli operatori per pianificare l'estate 2008-2009: «Siamo in splendida forma ma dobbiamo già ragionare sul prossimo anno e il tema portante sarà l'innovazione del prodotto e il miglioramente dei processi di incoming».

QUEST'ANNO la strategia individuata è stata quella del battage radio e tv sui media nazionali. «E dobbiamo dire - annuncia soddisfatto Babbi - che sia le reti Rai che Mediaset producono servizi e filmati a ripetizione sui diversi aspetti della vita in Riviera: la
spiaggia, le iniziative culturali, l'offerta enogastronomica». La gente vede, apprezza e poi sceglie il nostro mare. A nche agosto non sta deludendo le aspettative con un +0,7% di incremento negli arrivi e un +0,4% nel volume complessivo dei turisti presenti, la cui vacanza si protrarrà peraltro anche dopo Ferragosto.

Perché l'altro dato confortante è che l'Adriatico non funziona solo come meta del mordi e fuggi ma viene scelto per soggiorni medi di nove giorni anche in virtù di pregi che vanno dall'agevole accessibilità, da un'invidiabile organizzazione dell'ospitalità, dalla ricchezza dell'entertainment diurno e notturno alla pulizia degli arenili, all'alta concentrazione di parchi tematici, spettacoli ed eventi. «E anche la paventata riduzione delle permanenze da noi è smentita, tanto più che fino a metà settembre tra Motomondiale e Meeting di Rimini gli alberghi saranno pieni».

SE GLI ITALIANI, pur mugugnando per gli aumenti dei prezzi, non tradiscono, è però ancora lo straniero la preda più inseguita. «L'impegno - spiega Babbi - è far sì che l'attuale rapporto di otto a due migliori sfondando ulteriormente il muro del 20% abbattuto quest'anno. I tedeschi sono sempre in maggioranza insieme con gli svizzeri ma in alcune zone abbiamo annotato un notevole arrivo di olandesi. Nel Comacchiese, per esempio, segno che le campagne promozionali svolte alle fiere spingendo sul turismo open air e a contatto con la natura, hanno avuto successo.

I campeggi totalizzeranno a fine stagione oltre un milione e mezzo di ospiti».
E SE IL MARE tira, non resta estraneo al movimento che coinvolge le spiagge anche l' entroterra mentre è sempre più evidente il tentativo delle città di non chiudere per ferie. «Ravenna sta assistendo a una vera e propria esplosione di turismo, soprattutto straniero, in occasione delle serate che organizza in centro». Ma se le notti "urbane" sono affollate, non più come una volta lo sono invece i templi del divertimentificio. «In effetti - osserva Babbi - il fenomeno del turismo da discoteca sta regredendo e per noi non è nemmeno un male: preferiamo di gran lunga serenità, tranquillità, minore trasgressione.

Però le nuove dinamiche vanno seguite, assecondate, contrastate se necessario con un'offerta meno tradizionale e più spalmata su tutta la serata». D'altronde le uniche sofferenze sono state avvertite proprio laddove non c'è stato adeguamento strutturale e alle mode del momento. «Il problema di fatturati non soddisfacenti s'avverte nelle aree che hanno visto minori investimenti imprenditoriali e offerte di più scarsa qualità a fronte di prezzi simili alle zone dove invece il nuovo ha prevalso». Perché è vero che il 58% dei 749 turisti interpellati da un sondaggio Trademark ha risposto di voler tornare anche nel 2008, ma la fedeltà va anche conquistata sul campo.

Foto by cbanck