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L'Outlet di Castel Guelfo di Imola motore del turismo di Imola

Notizia pubblicata il 09 ottobre 2009



Categoria notizia : Turismo


Il rilancio del turismo imolese passa anche dall'outlet di Poggio Piccolo. Non è facile, ma è una possibilità da non scartare. O quanto meno una strada da percorrere. Parola di Gianluca Brasini, direttore della Stai (Società turistica area imolese).

"Collaboriamo con l'outlet da 5 anni nell'allestimento di iniziative volte allo sviluppo turistico e a volte, devo ammetterlo, abbiamo commesso degli errori. Ma d'altra parte non esiste un manuale che insegni a trasformare l'utenza commerciale in indotto turistico". Sincero e sorridente, Brasini nutre fiducia nella fase 2 dell'outlet. "Il problema è il bacino d'utenza - spiega il direttore Stai -. Per ora i nostri studi hanno dimostrato che la maggior parte dei visitatori arriva dalle province di Bologna, Ravenna, Ferrara e Forlì-Cesena.
E' naturale, dunque, che preferiscano il mordi e fuggi. La permanenza in loco resta un'utopia se il bacino non cambia. Ma ora, con la fase 2, sorgeranno molti punti vendita a grandi firme e l'attrattiva del centro crescerà". In effetti l'ampliamento dell'offerta hanno portato marchi prestigiosi come De Longhi, Geox, Motostore e Valleverde. E nel mese di ottobre apriranno i battenti Adidas, Calvin Klein e Gattinoni. Ma le difficoltà restano. Soprattutto rispetto alla visibilità dell'outlet. "Questo è un problema insormontabile - conclude - perché rispetto ad altri centri quello di Poggio non è visibile dall'autostrada. E' vicino, sì, ma non si vede. Sembra un dettaglio ma non lo è. Sono altresì convinto che con i nuovi brand di qualità l'outlet riuscirà a concorrere con avversari come Barberino e altri ancora. E visto che al nord la concorrenza è alta, sarebbe meglio puntare verso Ravenna, una zona più scoperta". Insomma, la strada è già tracciata. E porta verso il mare.