Il turismo al femminile avanza
Notizia pubblicata il 05 settembre 2007
Categoria notizia : Turismo
«La flessione per noi - afferma la prima - è arrivata verso la fine dello scorso mese, ma prima abbiamo lavorato a pieno ritmo. Siamo contenti della stagione turistica, ed abbiamo già un gruppo di stranieri da ospitare per il prossimo anno, in questo periodo».Tutto ciò per dire che, «nel turismo del terzo millennio, è vietato dormire - sottolinea -.
NUOVE IDEE PER IL SETTORE
Noi, durante l'inverno ci muoviamo sui mercati, e facciamo promozione a 360 gradi. Ma ci preoccupiamo soprattutto di vendere la Romagna, uscendo dagli ambiti ristretti della sola proposta legata a vitto e alloggio. Troppi hotel si fanno concorrenza, chi emerge deve dimostrare le proprie capacità, proponendo qualcosa in più».Senza un impegno straordinario dunque non si fanno presenze.
Lo dimostra fra l'altro la s carsa presenza dei tedeschi, mancati clamorosamente negli ultimi anni; anche se, fortunatamente, gli italiani hanno supplito a questa importante carenza.«Oltretutto - aggiunge l'albergatrice - anche loro non attraversano un buon momento, dal punto di vista finanziario. Adesso però l'estate è finita, almeno per noi, e dopo il 9 settembre tireremo le somme. Altri alberghi, invece, che non possono usufruire di una gestione famigliare come la nostra, stanno giù chiudendo». Passando alla Penso, ha affittato uno dei due alberghi in gestione, il Perla Verde, da Arrigo Sacchi.E la ristrutturazione cui era stato sottoposto ha pagato.«Così come anche al " Trionfal" - sottolinea -, i turisti hanno gradito l'ammodernamento dei locali.
E' stata comunque una stagione trascorsa sulle montagne russe, con qualche settimana decisamente al di sotto delle aspettative».Il mese di agosto «è andato bene, con le stesse presenze dell'anno scorso - afferma ancora -; settembre dipende dal tempo, ma a questo punto anche dalla zanzara tigre. Si sta facendo troppo baccano intorno a questo virus, ed i clienti chiedono informazioni. Sarebbe meglio parlarne di meno».Lei però non dimentica alcune "criticità" della stagione, dovute a questo andirivieni frenetico da parte dei vacanzieri.«Dal 3 all'8 giugno - ricorda - la città non è mai stata così vuota, in estate. Ed in luglio si è verificato lo stesso fenomeno. Ecco perché parlo di alti e bassi, dove gli operatori si sono dovuti arrangiare».Entrambe le imprenditrici sono comunque convinte del fatto che, attualmente, la crisi sia un fatto concreto. Ma si sono rimboccate le maniche, investendo proprio per superarla, a suon di presenze infrasettimanali. Ed è questa la grande scommessa dei prossimi anni.Durante i weekend infatti, più o meno lavorano tutti; ma se poi al lunedì gli alberghi si svuotano, tutta la città cade in depressione.
Foto by Il Dottore