‘Ricette’ per promuovere il territorio. 'Spingere su ceramica, enogastronomia e turismo'. Il ‘marchio’ Faenza
Notizia pubblicata il 21 marzo 2009
Categoria notizia : Turismo
IL RILANCIO dell’economia del Faentino passa sicuramente attraverso la promozione del territorio e delle opportunità che questo può offrire. E’ questa in sintesi il piano di attacco del messo a punto da alcuni operatori del settore turistico e artistico illustrati ieri mattina durante i lavori della Conferenza economica comprensoriale.
‘Dalla progettazione condivisa all’apertura dei cantieri’, una due giorni dove amministratori, parti sociali, imprenditori, rappresentanti di categoria e di enti privati o pubblici presentano le proprie idee e si confrontano per fornire alcune linee guida del futuro del comprensorio faentino.Tra gli interventi, la relazione su ‘Promozione del territorio, cultura ed accoglienza’.
Dopo l’introduzione di Tiziano Samorè, segretario di Confartigianato Faenza e direttore di Terre di Faenza, si sono presentati i progetti sugli strumenti per aumentare l’appetibilità del territorio faentino attraverso le sue eccellenze più radicate: ceramica artistica, enogastronomia e turismo. Per Samorè il rilancio del territorio sul piano culturale, gastronomico e artistico passa da alcune priorità: valorizzazione dei centri storici cittadini, promozione dei prodotti e del territorio e della ceramica artistica dove uno dei ruoli fondamentali è giocato da una istituzione sottostimata come il Mic. Il messaggio lanciato a tutti gli interlocutori, dagli imprenditori sino agli amministratori, è stato di non perdere più tempo viste le agguerrite concorrenze di territori limitrofi.
Francesco Carugati, direttore Ascom di Faenza, ha parlato di ‘Valorizzazione del centro storico e delle sue funzioni commerciali, sociali e di servizio’, «Grande priorità - ha detto Carugati - sono la fruibilità dei centri storici con tutti i loro contenuti. Questo va ottenuto con una volontà comune per realizzare presto parcheggi o ampliarli nelle aree già individuate da tempo come Faenza Uno, piazza Rampi e l’area dell’attuale caserma dei Vigili del fuoco.
Altri interventi dovrebbero essere di riqualificazione dei palazzi sia pubblici che privati, un centro degradato non attira certo turismo, e il tema dell’arredo urbano e della segnaletica. Non di meno — ha concluso Carugati - la necessità di una ‘stipula’ di un Patto tra ‘Sistema territoriale’ e il futuro Outlet, studiano la possibilità da parte dell’Outlet, ad esempio, di non interferire nell’economia del centro. Tutto questo Carugati lo si dovrebbe ottenere attraverso il rafforzamento delle funzioni della già esistente cabina di regia, con maggiori risorse economiche e umane.
Ettore Pezzi ha invece parlato di ‘Qualità del territorio e dei sui prodotti’. «Per attirare turismo interessato ai prodotti e alla bellezza del territorio — ha detto — bisognerebbe creare una filiera che coinvolga turismo, cultura, agricoltura e artigianato, sfruttando strumenti come il web, la ricerca di finanziamenti pubblici e tanta promozione fuori Romagna».
Ultimo intervento del Tavolo è stato quello di Alberto Mazzoni che ha suggerito la promozione, in campo ceramico, del brand ‘Faenza’ da ottenere attraverso un’operazione capillare di visibilità, mantenimento della tradizione ceramica (considerandola un valore aggiunto), il potenziamento delle scuole artistiche e azioni di marketing che possano rendere appetibili i prodotti ceramici artistici delle botteghe faentine.
In più, un forte sostegno all’artigianato locale con la nascita di un Rione della Ceramica, uno spazio che possa essere motore di rinnovamento culturale, imprenditoriale e d’immagine rilocalizzando le botteghe del centro in uno spazio con il Mic che possa fare da volano lungo viale Baccarini e in prossimità delle scuole ‘Ballardini’ e Isia.a.v.
foto by http://www.flickr.com/photos/