Tuffi 'selvaggi' al porto canale, raffica di multe

UN TUFFO sbagliato può costare caro, carissimo. Soprattutto se fatto in zone proibite, con il rischio di farsi male. E di prendere una multa per non aver rispettato l'ordinanza.

I DIVIETI ci sono un po' su tutta la Riviera, da Bellaria a Cattolcia. Basterebbe rispettarli. Ma visto che a Bellaria sempre più ragazzi non ne vogliono proprio sapere di osservare le regole vigenti, la Guardia costiera ha deciso di far smettere quella pericolosa abitudine di tuffarsi dalle dighe del porto (in voga tra i più giovani) a suon di multe. Le ultime sanzioni gli uomini del comandante Raffaele Tomei le hanno elevate giusto ieri, contro alcuni minorenni che «si dedicavano a questa pratica pericolosissima».

A pagare naturalmente sono stati i genitori. «Ma la punizione sarà  ricordata anche dai ragazzi, visto che per ogni multa fanno 200 euro!». Mica bruscolini, ma la sanzione «é inevitabile per far cessare al più presto questa abitudine di tuffarsi dal porto canale. I ragazzi non capiscono che buttarsi in acqua da quel punto é un rischio enorme: ogni volta possono perdere la vita!». Per fortuna ancora incidenti gravi non ce ne sono stati, grazie anche alle multe contro i tuffi fatte fino a oggi dalla capitaneria. «Dall'inizio di questa stagione estiva ne abbiamo elevate già  una decina, e continueremo a farlo». Intanto la Guardia costiera ha chiesto e ottenuto dal Comune di Bellaria di apportare alcuni accorgimenti. «L'amministrazione comunale già  in settimana dovrebbe provvedere finlmente a rimuovere alcune scalette sul porto canale - conferma Tomei - per scoraggiare i tuffi selvaggi tra i più giovani»

OLTRE alle multe contro i tuffi in questi giorni la Guardia costiera ha sanzionato alcune imbarcazioni da diporto (per la mancanza dei documenti necessari e per altre violazioni), e un pescatore 'beccato' a pescare vongole e molluschi in una zona di mare riservata esclusivamente alla balneazione.ma.spa.

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