Il Sangiovese scalda anche i canadesi
Notizia pubblicata il 12 ottobre 2007
Categoria notizia : Cultura
Oltre un terzo dei vini all'estero; aperto da poco il mercato spagnolo
C'àˆ CHI porta in giro per il mondo il nome di Faenza attraverso le ceramiche, c'é invece chi cerca di farlo col vino.
Come l'azienda agricola Treré, nei pressi di Celle, sulle prime colline faentine, che sembra avere una vocazione particolare all'esportazione: "Una decina d'anni fa i vini romagnoli avevano ottenuto nuova credibilità e buoni risultati nelle vendite all'estero, poi, putroppo, negli ultimi anni la crisi del dollaro nei confronti dell'euro li ha nuovamente penalizzati", dice Morena Treré, titolare dell'azienda omonima.
"Noi comunque continuiamo nella nostra politica dell'export, rivolgendoci in particolare ad altri mercati al di fuori di quello americano".
IL NORD Europa, soprattutto: "In Svizzera, Olanda, Belgio e Norvegia esportiamo regolarmente.
Fino al 2002-03 in questa lista c'era anche la Germania, poi é arrivata l'onda lunga della crisi determinata dall'unificazione delle due Germanie ed i tedeschi hanno iniziato ad acquistare vini a prezzi più economici dei nostri.
Anche due regioni importanti come Toscana e Piemonte, che in Germania esportavano parecchio, hanno risentito di queste difficoltà ".
L'azienda Treré ha poi scoperto di recente un mercato interessante come i l Canada. "E' una piazza importante soprattutto per i vini di qualità - aggiunge la produttrice faentina -
Ma é anche difficile da affrontare.
In Canada, lo Stato ha il monopolio sui vini: é perciò necessario sbrigare diverse formalità burocratiche e superare un test di degustazione dei sommelier locali, che autorizzano solo l'importazione di vini di qualità riconosciuta.
Noi ce l'abbiamo fatta".
E poi c'é la Spagna, un'altra scoperta recente: "Noi esportiamo soprattutto nelle isole, alle Canarie ed alle Baleari, dove stanno commercializzando con buoni risultati un paniere di prodotti emiliano romagnoli di origine controllata: il vino, il prosciutto di Parma, il Parmigiano reggiano, eccetera. E' un bel segnale per la nostra regione".
L'AZIENDA Treré produce dalle 130 alle 150mila bottiglie di vino all'anno. "Il 75 per cento sono rossi, la percentuale restante é di bianchi, che tuttavia negli ultimi tempi stanno tornando a riscuotere un certo interesse. Di tutta la nostra produzione, il 35-40 per cento finisce all'estero. Il resto viene distribuito soprattutto nella nostra regione e nell'Italia del nord".
LA VENDEMMIA 2007 ha acceso il sorriso di Morena Treré : "Questa é stata un'annata molto buona, eccezionale per chi é riuscito ad avere una buona irrigazione dei campi. Noi l'abbiamo in molti vigneti giovani, mentre in altri siamo ricorsi ad un'irrigazione provvisoria.
D'altronde, si va verso un clima sempre più siccitoso e l'irrigazione artificiale dei vitigni, poco praticata nel passato, sarà fondamentale nel futuro.
Intanto quest'anno abbiamo raccolto uve in quantità inferiori rispetto alla media, ma di una qualità eccelsa per il grado zuccherino e per l'assenza di muffe e malattie. L'annata 2007 sarà davvero da ricordare".