L’utopia realizzata di Franca Mancini
Notizia pubblicata il 28 luglio 2009
Categoria notizia : Cultura
FRANCA MANCINI celebra quest’anno il trentennale dei Les Rencontres Rossiniennes e i quattro decenni di attività della propria galleria d’arte, un luogo senza il quale Pesaro sarebbe diversa e certamente peggiore.
Dall’alto di questi traguardi raggiunti Franca Mancini può permettersi di dire la sua senza troppi filtri diplomatici (del resto non ha mai rinunciato ai propri convincementi) e allora, in occasione della presentazione de Les Rencontres Rossiniennes 2009, ha affrontato anche altri argomenti come il supporto delle istituzioni e il rapporto tra l’arte e gli spazi della città approfittando della presenza del sindaco Luca Ceriscioli accanto a quelle di Gianfranco Mariotti e Bruno Cagli che ha curato praticamente tutte le edizioni degli ‘incontri rossiniani’.
«Per quanto riguarda la mia attività alle istituzioni non chiedo aiuti finanziari (anche se ovviamente servirebbero) — ha detto Franca — ma un sostegno fatto dalla comunicazione. Per quello che riguarda la città penso che ci vorrebbe più attenzione per l’arte». La Mancini ha citato le varie sculture disseminate tra piazzali, piazzette, giardini e rotonde senza alcuna logica e ha invocato il ritorno di quella che un tempo era la commissione del pubblico ornato.
«Le amministrazioni — ha spiegato la Mancini — devono capire quali opere vanno difese e valorizzate. Non possiamo pretendere che assessori, magari appena arrivati, possano essere competenti. Occorre una commissione di esperti, anche di fuori, che si esprimano». Ceriscioli ne ha preso atto condividendo (finalmente!) che se non si fanno scelte di rigore l’eccellenza finisce per confondersi con il mediocre.
Tornando invece ai luoghi in cui l’arte si trova perfettamente a suo agio Franca ha annunciato che quest’anno il protagonista della mostra che lega l’arte contemporanea alla creatività di Rossini, il più moderno dei compositori, sarà Claudio Parmiggiani che ha realizzato ‘Acqua e Fuoco’ il cui segno più netto sono quattro grandi barche montate in verticale. «Del resto — ha detto Cagli — lo sbarco e l’imbarco, dall’Italiana al Tancredi al Turco in Italia, sono temi ricorrenti in Rossini».
«Quella di Franca — ha detto Mariotti — è una magnifica avventura intellettuale che rinnova l’antichissima utopia che vuole che le arti possano comunicare tra loro. Rossini è un costruttore di cattedrali di musica che rimanda a mondi paralleli. Quella di Parmiggiani è l’ennesima perla di questo percorso».
La mostra ‘Acqua e Fuoco’ verrà inaugurata alle ore 11 di venerdì 7 agosto (resterà aperta fino al 30 settembre) e sarà presentata da Gianfranco Mariotti e Paolo Fabbri.
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