I creatori di tendenze a Rimini
Notizia pubblicata il 25 novembre 2009
Categoria notizia : Eventi
RIMINI - Dove vanno le tendenze? Ce lo diranno in una serie di incontri nei prossimi giorni cinque "trendmakers", ossia personaggi che le tendenze le costruiscono grazie "all' abilità tutta creativa di incidere sulle trasformazioni", come spiegano i promotori del festival lndicativoPresente, seconda edizione, in programma tra giovedi e sabato a Rimini.
I nomi dei maghi: Luca Pirola, barman; Severino Cesari, giornalista e consulente editoriale; Luca Fois, disegnatore di spazi urbani firmatario della Zona Torlona di Milano; Pietro Dotti, pubblicitario fra i più importanti d'Europa; Mara Maionchi che non ha bisogno di presentazioni per chi indirizza il tasto del telecomando su X-Factor. C'è anche una stilista riminese, Alessia Giacobino, cui andra il Premio Gianni Fabbri come creatrice del progetto "total look" Jo No Fui in grado di movimentare un fatturato annuo di 6 milioni di euro.
Il festival, che si sostanzia inoltre in esposizioni (opere pittoriche, foto e cinematografiche e visite guidate in posti speciali, accenderà i fari sul Piano strategico (sabato 28 novembre alle 10 al Centro Congressi Sgr; "l'economa delle tendenze. Guardare, creare, industrializzare: il caso Rimini", workshop con Giorgio Conti, Piero Leoni e Emma Petitti condotto da Paolo Fabbri) e si concluderà con la tavola rotonda, un'abbuffata di novità creative guidala dal sociologo Alberto Abruzzese.
Il ricco piatto è stato presentato ieri da Andrea Pollarini della Scuola superiore del Loisir e dal semiologo Paolo Fabbri, le due anime gemelle che danno vita all'invenzione. Con loro c'erano l'assessore alla cultura del Comune di Rimini Antonella Beltrami e il collega del turismo delìa Provincia Fabio Galli. Turismo, parola anch'essa magica risuonata più volte ieri. Secondo Pollarini, il sistema turistico di Rimini se vuole avere un futuro deve convincersi d'essere un'industria e dunque di investire in "ricerca applicata" al settore.
"Il nostro è un festival di esploratori del turismo", spiega da parte sua Fabbri fornendo una chiave critica di approccio all'indispensabile pensiero turistico riminese attraverso una metafora: "Come alla fine di una gita i partecipanti si scambiano gli indirizzi ma poi fatalmente non si risentono più, a Rimini questo succede dopo l'estate" Ma tirare i remi in barca dopo la stagione rinunciando a "pensare in modo produttivo", sostiene Fabbri, è un lusso che non ci si può più permettere tanto meno in epoca di crisi.
C'è un' appendice, anzi qualcosa di più, che fa parte del progetto IndicativoPresente e quest'anno si declina in una proposta precisa: lo ha spiegato l'architetto Giovanni Tommaso Garattoni, anch' egli pensatore di tendenze, che ha creato "Rimininextour", una vera e propria mappa di posti da non perdere. "Per i trendmakers Rimini ancora oggi è molto interessante, in Italia seconda forse solo a Milano. Per fruire di un certo tipo di innovazione e conoscere le cose veramente interessanti del riminese, abbiamo steso una mappa. Ad esempio si può dormire all'Hotel Duomo, andare a fare la sauna all'ISuite, fare una visita alla Bimota e magari comprarsi una moto, passare da una boutique come Lacerba, mangiare a Veglie in Volo. Un itinerario veramente interessante"
Divertiamoci allora a provarlo, almeno virtualmente e annotandoci da buone serve la lista della spesa. A Veglie in volo (via Gaggio 2, località Casarola a San Clemente) per insaporire le vivande si usa anche il Bianco non raffinato dell'Himalaya, si può bere un Amarone selezione Antonio Castagnedi 2003. Diciamo che fra un menu degustazione e una bottiglia da 26 euro, stiamo sui 60 euro. Una camicia presa in boutique ci costerà 115 euro. 'Togliersi lo sfizio di acquistare una Bimota DB6 "Delirio" ci costerà 19.500 euro. Qualche eretta fra saune e piscine comporterà un centinaio di euro. Sonnellino e colazione, 120 euro. Addition, 19,895 euro. Un mutuo, e passa la paura.