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L’aeroporto di Forlì e quello di Rimini tornano a comunicare
Notizia pubblicata il 21 gennaio 2011
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Pochi mesi fa, precisamente a novembre, l’aeroporto di Rimini riuscì a strappare al Ridolfi la Wind Jet. Scaturirono una serie di polemiche e ricatti, per una guerra spietata. Ieri però i protagonisti si sono incontrati e sembra che per il momento ci sia una tregua. Ma il clima resta teso.
Molto probabilmente il Ridolfi non uscirà dalle due società di gestione, Aeradria e Seaf entro la fine del mese, come era stato comunicato inizialmente. Questo non significa che ci sia un’intesa. I due scali si fanno sempre concorrenza e pochi giorni fa Rimini ha reso pubblico il collegamento con Parigi, assicurato da Wind Jet. Spesso i due aeroporti hanno messo a disposizione dei viaggiatori le stesse rotte e questo ha solo penalizzato l’economia. Sarebbe molto meglio se mettessero nella pratica il proverbio “L’unione fa la forza” per ottenere un maggiore potere contrattuale verso le altre compagnia. La fusione Rimini/Forlì potrebbe dire: se vuoi atterrare in Romagna, le condizioni sono le seguenti. E’ stato riesaminato il progetto per coordinare l’acquisto delle attrezzature, le politiche commerciali, l’impiego del personale durante alcuni mesi dell’anno e il coordinamento delle politiche commerciali.
L’assessore regionale ai Trasporti, Alfredo Peri, dopo essere uscito dalla riunione non si è sbilanciato affermando: “Il lavoro continua, sta andando bene e c’è la volontà comune di trovare la migliore soluzione possibile”.
Resta da risolvere un altro dilemma. Forlì ha avviato la privatizzazione e spera di ricevere offerte da qualche imprenditore entro il 4 marzo. Questo bando rappresenta un ostacolo per Rimini che è una società a prevalente capitale pubblico anche se riceve molti finanziamenti dall’imprenditoria locale turistica.