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L’ipotesi in una ricerca condotta dall’Università

Notizia pubblicata il 17 aprile 2009



Categoria notizia : Fatti Curiosi


C’ERA UNA VOLTA il tram e forse ci sarà ancora. Moderno, comodo, silenzioso. Capace di coprire il tracciato Forlì e Cesena in pochi minuti, nonostante le frequenti fermate.

E’ una delle ipotesi di trasformazione della via Emilia storica, se e quando sarà costruita l’Emilia-bis. Per ora esiste uno scenario di fondo studiato dalla facoltà di architettura di Cesena, che ha messo a fuoco l’intero tratto fra Forlì e Savignano. La ricerca, presentata ieri, è destinata a far discutere.
COME RIQUALIFICARE la vecchia strada costruita dai romani, una volta che sarà liberata dal traffico pesante? Partendo da questa premessa e con l’obiettivo di potenziare il trasporto pubblico locale, i ricercatori Valentina Orioli, Enrico Brighi e Valter Balducci hanno prospettato due soluzioni: una corsia preferenziale per l’autobus su gomma lungo l’attuale percorso della linea 92, oppure una specie di metropolitana di superficie, su rotaia.
Quest’ultimo è lo scenario più suggestivo. Un sogno nel cassetto? In Francia è già realtà, anche in città di medie dimensioni. Esempi: a Orleans c’è una linea di 17 km, a Valenciennes di 18, a Montpellier addirittura due, di 15 e 19 km. Più o meno la distanza che separa Forlì e Cesena, che tranne alcuni pezzi di campagna, sono ormai di fatto unite.
«LA NOSTRA RICERCA dimostra che dal punto di vista realizzativo il collegamento col tram è fattibile — dice Valentina Orioli, ricercatrice del dipartimento di Architettura e pianificazione territoriale — . Certo, si tratta di uno studio parziale, non abbiamo preso in esame i problemi della mobilità pubblica e dei costi economici, bensì l’aspetto urbano e del paesaggio. E’ un contributo fornito a chi dovrà effettuare le scelte».
In entrambi i casi — corsia riservata al bus o tram — l’intero tracciato sarebbe modificato, con la strada “declassata“ da nazionale a provinciale. Ridotte le numerose intersezioni, allestite le piste ciclabili, con l’idea di ritagliare spazi d’incontro e di miglioramento urbanistico. Tutto ciò si renderebbe possibile se il grosso del traffico si trasferisse alla più scorrevole Emilia-bis, lasciando nel vecchio tracciato solo gli spostamenti brevi con l’auto oppure forme di mobilità alternativa.
TRA I DUE MODELLI proposti, il tram avrebbe il vantaggio di liberare maggiori spazi al territorio circostante, mentre la corsia preferenziale per il bus su gomma richiederebbe un ingombro più rilevante. Ulteriori progetti successivi potranno approfondire tutti gli aspetti rimasti finora sullo sfondo, da quelli finanziari alle soluzioni esecutive.

foto by http://www.flickr.com/photos/alkatim/