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Il Tour di Vasco Rossi riparte da Firenze con tappa Bologna

Notizia pubblicata il 11 settembre 2007



Categoria notizia : Eventi


Niente Vasco di fine anno. Perso nel nulla come il Maggiore Tom della « Space oddity» di David Bowie, il disco «volante» di Rossi ad atterrare non ci pensa proprio. Il successore di « Buoni o cattivi» è praticamente pronto, ma dopo la recente vendita della Emi al gruppo di investimenti Terra Firma l'orizzonte discografico che si para davanti agli occhi di Mister Bollicine è tutt'altro che chiaro e lui preferisce aspettare. Di certo comunque uscirà nel 2008.

IL TOUR RIPARTE STASERA DA FIRENZE, IL 15 A BOLOGNA
Un'emozione grande: Vasco ritrova i suoi fan

«L'azienda è in fase di riassetto e si fa fatica a trovare un interlocutore con cui confrontarsi» manda a dire Vasco alla vigilia del rock'n'roll show che, dopo l'anteprima di venerdì scorso a Cosenza, lo vede debuttare stasera tra gli spalti del Franchi di Firenze. Una coda autunnale al tour di giugno-luglio messa in calendario per onorare l'impegno coi fan rimasti a bocca asciutta per la tromba d'aria che in giugno a Venezia, assieme all'Heineken Jammin' Festival, ha cancellato pure la sua rentrée più attesa. Quella che l'ha portato a collezionare quattrocentomila spettatori in nove stadi.

Riallestire lo spettacolo per una sola replica sarebbe costato una fortuna, così, Rossi ha pensato di mettere in piedi un vero e proprio tour; sei tappe che lo vedranno impegnato pure a Bologna il 15 settembre, a Verona il 19, a Torino il 22, e ad Udine il 26. Il tutto con la complicità di un mondo del calcio disponibile eccezionalmente a concedergli i propri spazi a campionato in corso. «La mia "arte" fotografa la realtà non la inventa» dice lui. E così pure il suo atteggiamento verso quel mondo della canzone ormai al tracollo.

Mentre Prince allega il suo ultimo cd come gadget al domenicale inglese Mail On Sunday, mentre Paul McCartney, J oni Mitchell e James Taylor si accasano con la nuova etichetta HearMusic, fondata dai principi del «frappuccino» Starbucks e distribuita nella loro catena di caffetterie, mentre la compagnia petrolifera Shell sembra trattare in gran segreto il catalogo musicale Warner, mentre perfino la testata naturalistica del National Geographic irrompe nella musica con una etichetta discografica, una società di edizioni musicali, un consorzio radiofonico e un canale televisivo, mirando ad artisti come Ben Harper, Jack Johnson e Peter Gabriel, Vasco preferisce starsene alla finestra per provare a chiarirsi le idee.

E il « disco volante», come lo chiama lui, continua a starsene lontano. Intanto manda segnali, anticipazioni, frammenti come il singolo « Basta poco» venduto inizialmente solo in rete, la cover de «La compagnia», l'affondo proto-punk di quella «Non sopporto» che prende in contropiede il pubblico a metà spettacolo, per dare l'idea di un puzzle da costruire passo dopo passo, tessera dopo tessera. In fondo, pure questo, il tentativo di seguire nuove strade ed andare avanti. Con una sola modifica alla produzione, la copertura imposta dai rischi meteorologici della stagione, lo spettacolo ricalca quello di giugno.

A cominciare dalla scaletta. Così Vasco Rossi

coglie l'onda con «Basta poco» e ci surfa sopra per due ore e mezza di filato fino all'irrinunciabile epilogo di «Albachiara» rintracciando nel parcheggio della memoria pure canzoni poco frequentate solitamente come «Lunedì», «Anima fragile» o «La strega». «Ogni volta che riesco a scrivere una nuova canzone mi meraviglio del miracolo di esserci riuscito» spiega lui.

« È una capacità che non controllo e sono tanti i tentativi deludenti o che non vanno a buon fine. È molto frustrante. Ci sono canzoni che sono venute in dieci minuti, il tempo di scriverle. Per altre ci sono voluti mesi. Lo sento subito quando una canzone è riuscita bene ed è una soddisfazione straordinaria. Dopo non vedo l'ora di farla sentire a qualcuno per vedere che faccia fa». E per raggiungere il risultato ha una ricetta tutta sua. Le canzoni, infatti, bisogna «scriverle col cuore mettendoci dentro dei pezzi di fegato».

Ad aprire il concerto di stasera saranno i Frontiera, Simone e Pia. I primi a salire sul palco saranno i Frontiera, la rock-band formata da sei ragazzi emiliani (Lorenzo Frontiera, Massimo Mussini, Jonathan Gasparini, Dario Vezzani, Andrea Bertorelli e Ivano Zanotti), supporter di Vasco già in alcune date del tour di giugno. Seguirà Simone che, dopo il debutto sul palco di Sanremo nel 2004, ha all'attivo la pubblicazione di tre album. L'ultima ad esibirsi, prima di Vasco, sarà Pia, giovane cantante toscana di nascita ma bolognese di adozione.