Panucci: 'Io, in azzurro felice come un bambino'
Notizia pubblicata il 05 settembre 2007
Categoria notizia : Fatti Curiosi
Cinque romanisti in Nazionale, un omaggio al lavoro fatto da Spalletti, lustro per la società di Trigoria, che può mettere in vetrina i suoi gioielli. Dal veterano Panucci al più giovane Curci, passando per Perrotta, fino alla coppia De Rossi-Aquilani. Con Francesco Totti a guardare, amorevolmente, da fuori.
Un po' come se fosse un esponente della dirigenza giallorossa, giocatore che, in pratica, già veste i doppi panni. Il capitano si è ritirato, non indosserà più (a meno di clamorosi colpi di scena) la maglia azzurra, scegliendo di dedicare tempo ed energie solamente alla Roma.
Scelta mossa dalla voglia di giocare ancora a lungo, non disperdendo forze fisiche in troppi impegni, dedicandosi alla famiglia e alla squadra in cui milita ormai da quindici stagioni. Ma, anche se da lontano, Francesco segue la Nazionale e i compagni con cui si allena tutti i giorni, gli dà qualche consiglio e fa il tifo per loro. Soprattutto per De Rossi e Aquilani, che nella sua ombra protettiva stanno crescendo, rubando qualcosa con gli occhi, dal punto di vista tecnico e da quello umano. Dal capitano accettano rimproveri, osservazioni e, appunto, consigli su un ambiente che Totti conosce molto bene e con il quale si è scontrato. Il numero dieci ha augurato ai suoi piccoli emuli un «In bocca al lupo» con il cuore, raccomandandosi di non ascoltare niente e nessuno, ma di farsi strada, a testa bassa e con umiltà, senza cadere in trappole mediatiche.
Francesco sarà, invece, oggi pomeriggio regolarmente a Trigoria, con la sua Roma, dopo aver trascorso due giorni e mezzo a Mirabilandia con moglie e figli. Il ragazzo (trentuno anni il 27settembre) sfrutterà la sosta del campionato per recuperare i piccoli acciacchi con cui ormai ha imparato a convivere (vedi schiena, caviglia e ginocchio), raccogliendo più energie possibile per poi ripartire con un tour de force di quelli che spaventano. Alla ripresa, infatti, trasferta a Reggio Calabria, poi gara in casa con la Juventus, il tutto inframmezzato dalla prima Champions contro la Dinamo Kiev. A Trigoria Totti non troverà molti compagni visto che sono ben dieci i giocatori impegnati con le varie nazionali. Oltre ai cinque azzurri, Doni, Juan, Mexes, Antunes, Barusso. E proprio tornando a parlare dell' Italia, da segnalare la soddisfazione di Panucci, da Coverciano, per il ritorno in azzurro. «è sempre bello vestire questa maglia che è motivo d' orgoglio per tutti. Torno con l' entusiasmo di un bambino, ma anche con serenità e tranquillità». Panucci affronta anche l' argomento campionato, con una certezza. «La Juventus è forte, ma meno della Roma. Le milanesi sono attrezzate per poterci battere, ma anche noi lo siamo per battere loro. E presto per dire chi la spunterà, siamo ancora alla seconda giornata. Certo, noi siamo una squadra che può fare qualcosa d' importante, ma già si parla troppo facilmente di scudetto». Piedi per terra, quindi, senza perdere prematuramente la testa, questa la filosofia di Panucci, di nuovo esordiente in Nazionale a 34 anni.
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