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Questa città  non ci butterà  dalla torre» Il vicesindaco Melucci avverte: «Pronti al dibattito, ma cambiare si deve»

Notizia pubblicata il 29 maggio 2008



Categoria notizia : Turismo


LUNGOMARE grandi firme, una torre di cento metri per accogliere un hotel a 5 stelle, due chilometri di lungomare strappati alle auto per dare spazio a pedoni e bici, punti commerciali da far (finalmente) concorrenza a viale Ceccarini.

Ma siamo davvero a Rimini vicesindaco Melucci (nonché delegato a orchestrare il piano strategico)?
«Dobbiamo essere a Rimini perché l'alternativa a questi progetti é quella di vivacchiare inseguendo i turisti a basso prezzo. Io credo che Rimini debba essere capace di lanciare una sfida alle grandi città  europee...»
Vi siete impantanati per lo stadio, davvero pensate di poter volare così alto in riva al mare?
«Intanto lo stadio lo faremo. E non dimentichiamo che i project financing hanno un iter completamente diverso dove il Comune non mette una lira e ha ampio potere decisionale e soprattutto non ci sono valutazioni di congruità  a complicare tutto»

Dovrete affrontare inevitabilmente molti fronti d'attacco. E negli ultimi anni la giunta non ha dato prova di compattezza granitica di fronte alle categorie o ai comitati...

«Contesto anche questa affermazione. Non dimentichiamo che nel giro di un anno questa amministrazione ha dato il via libera a due centri commerciali, uno in particolare fra i più importanti della Regione. Non é stato un passaggio propriamente facile. Se penso ai bagnini dico che avranno solo da guadagnare: il doppio dei parcheggi, un lungomare di altissima qualità . Se penso agli albergatori, vale lo stesso discorso, premesso che nessuna struttura si vedrà  'oscurata' dalle nuove».

Ma si parla anche di nuovi hotel..«Se mi propongono non uno ma quattro alberghi a 5 stelle io dico: benvengano. Oggi quell'offerta manca a Rimini e questo vuoto é un danno per tutti».

Che dibattito si aspetta?
«Sono ottimista, penso che la città  sia matura per un disegno di questo livello. I tre progetti saranno presentati a tutta la città , i plastici resteranno a disposizione dei riminesi nella sala dell'arengo. Sarà  un'operazione trasparente: mi aspetto solo che la discussione sia dello stesso livello delle personalità  in campo. Jean Nouvel, per dirne una, ha vinto l'oscar mondiale dell'architettura nel 2008. Le firme ci sono tutte, anche se mi rendo conto che non basta una firma per creare qualcosa di bello in assoluto. Quindi siamo aperti al confronto e alle correzioni, ma sempre tenendo presente che siamo di fronte a maestri dell'architettura moderna
Le daranno del cementificatore... «E sarebbe una colossale baggianata: il recupero di aree verdi e pedonali sarà  enorme».

I tempi di questa operazione?

«Noi abbiamo 4 mesi per ammettere i progetti, poi sulla base di una valutazione motivata dovremo scegliere fra le due proposte che insistono da piazzale Kennedy al porto. A quel punto parleremo con i cittadini di marina, porteremo il dibattito in consiglio. Se tutto va bene un anno di tempo. A quel punto dovremo varare il bando europeo perché non é detto che la società  che ha presentato la proposta sia quella che lo realizzerà ...»

E quindi?

Il mio sogno sarebbe partire nel 2010 e vedere tutto finito nel 2012
Bisognerà  fare i conti anche con Provincia e Soprintendenza«I contatti sono già  avviati anche perché un progetto del genere é in deroga al piano territoriale provinciale»

Secondo lei Rimini, o meglio, i riminesi sono pronti per una torre di cento metri in piazzale Kennedy?
«Secondo me sì. Anzi, avrete delle sorprese»

(foto di http://www.flickr.com/photos/brtsergio)