Tony e cuntaden, che festa. Mito della tv romagnola, oggi compie 80 anni
Notizia pubblicata il 04 maggio 2009
Categoria notizia : Spettacoli
«SIAMO ARRIVATI in chêv, avè finì, sa v’ò sturbé av dmand scusa, sa v’ò anuiè pardôn¸ sa num vsó piasù l’am brusa, ma un n’è colpa d’nisôn» (siamo giunti al termine, se vi ho disturbato mi scuso, se vi ho annoiato perdono, se non vi sono piaciuto mi dispiace molto, ma nessuno ha colpa). Così era solito salutare alla fine delle trasmissioni che teneva a Teleromagna Alfredo Zoli, per tutti ‘Tony e cuntaden’.
Oggi Alfredo Zoli compie 80 anni che festeggerà a casa Artusi con parenti e amici. Lucido e arguto come sempre, Zoli, anzi il cavalier Zoli, nutre un grandissimo amore per la Romagna e per il suo dialetto. Un amore, questo, nato nella sua gioventù quando partecipava ai trebbi dialettali in onore di Olindo Guerrini e a numerose rappresentazioni dialettali in compagnie ravennati.
Nella maturità, a Forlimpopoli, ha fondato ‘La Frampulesa’, una compagnia che per un decennio fu assai apprezzata fra le varie che recitavano in dialetto. Zoli è comunque noto in tutta la Romagna col nome d’arte di Tony e cuntaden, grazie anche al suo talk show prodotto da Teleromagna: sue sono le idee di portare le orchestre, il liscio, i gruppi folcloristici romagnoli, fra i quali i ballerini e i sciucaren, sul canale televisivo, nonché la gara delle sfogline. Il tutto intorno a un desco al quale sono invitati politici, poeti, autorità civili e imprenditoriali, un ‘format’ integralmente inventato dal cavalier Zoli, replicato in tutto o in parte in numerose trasmissioni che battono lo stesso filone praticamente su tutte le tv locali romagnole. Alfredo Zoli ha composto anche cinque commedie dialettali, la prima delle quali ha per titolo proprio ‘Tony e cuntaden’.