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Bologna. Tiziano Ferro tra hi-tech e schermi canta a gran voce la “sua età”

Notizia pubblicata il 10 maggio 2009



Categoria notizia : Musica


E CINQUE. Messo in bacheca l’ennesimo disco di platino per le vendite dell’ultimo album Nessuno è solo, 360 mila copie, Tiziano Ferro plana domani alle 21 tra le gradinate della Futurshow Station con lo spettacolo più completo e insinuante di una carriera ormai decennale.

Anche se al fenomeno Tiziano ci si è ormai un po’ fatta l’abitudine, questo show riesce a prendere tutti alle spalle ancora una volta, raccontandolo così come non te l’aspetti. I successi ci sono tutti e così pure quel passionale temperamento d’interprete che comincia a trovare emuli a destra e a manca, ma è la dimensione teatrale a consegnare all’idolo di Latina quel qualcosa che forse ancora gli mancava.

Nei modi e nei tempi di uno show che va veloce, Tiziano dice di ispirarsi «a Morrissey per la presenza, ad Usher per la produzione e a Laura Pausini per l’emozione» ma poi finisce per assomigliare solo a se stesso. L’avvio del nuovo show è sulle note de La tua vita non passerà a sipario chiuso, poi il velario viene risucchiato nel vuoto scoprendo una band di sei elementi impreziosita dalla chitarra di Davide Tagliapietra e dalla batteria di Mylious Johnson (ex Jovanotti), per marciare sui binari di una Stop dimentica torrenziale.

Le coreografie metropolitane dei breakers Cico e Footzebeul fanno il pieno di applausi. «Cantare m’è sempre piaciuto, un po’ meno mostrarmi sul palco... ogni sera devo fare i conti con la mia cronica timidezza». Anche per questo in scena si affida alle mirabolanti invenzioni visive di una produzione hi-tech tutta d’acciaio che a sei pedane a più livelli affianca i mirabolanti effetti visivi di tre schermi ad altissima definizione. Ma è la musica a fare la differenza.a. s.

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